Toscana : scuola ; consiglieri regionali Torselli e Veneri (Fdi), “dagli amministratori di Centrosinistra solo polemiche strumentali. La Regione toscana si assuma le proprie responsabilità. “La riduzione obbligata e gli accorpamenti degli istituti rientrano in accordi presi dal Governo Draghi con l’Europa, perché allora questa polemica non è stata fatta negli anni scorsi dagli amministratori di Sinistra?”

Dagli amministratori di Centrosinistra solo polemiche strumentali. La Regione toscana si assuma le proprie responsabilità”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Francesco Torselli (foto) ed il Consigliere Gabriele Veneri, componente della Commissione Cultura e Istruzione replicano così alle parole del sindaco di Prato e presidente Anci Biffoni che ha attaccato il Ministero della Pubblica Istruzione e del Merito.“Caro Biffoni non è vero che il Ministero è sordo davanti alle richieste di comuni e Regione Toscana, anzi proprio il Ministero ha convocato tutte le Regioni per ascoltare le varie posizioni -sottolineano Torselli e Veneri– .Gli accorpamenti e la riduzione del numero degli istituti, dovuta alla crescente denatalità, non sono stati decisi dal Governo Meloni ma rientrano in accordi presi dal Governo Draghi con l’Europa, perché allora questa polemica non è stata fatta negli anni scorsi dagli amministratori di Centrosinistra? La Regione toscana, inoltre, deve assumersi le proprie responsabilità di decidere, non deve fare l’opposizione soltanto quando gli fa comodo perché c’è un Governo di centrodestra! Abbia il coraggio, sulla base di un numero di dirigenti imposto dall’Europa, di decidere con la propria autonomia di aiutare magari le scuole periferiche e, invece, ridurre, il numero dei dirigenti nelle città, dove è più facile muoversi”. “La norma del Ministero non prevede chiusure di plessi scolastici, ma l’efficientamento della presenza della dirigenza sul territorio, eliminando l’abuso della misura della “reggenza”, vero deficit organizzativo che l’esecutivo Meloni ha ereditato. La misura genera risparmi, che, secondo le indicazioni del Governo, rimarranno a beneficio del mondo della scuola” fanno notare i due esponenti di Fdi.“Questo Governo, ad esempio, è andato incontro alle richieste avanzate dalle Regioni di Centrodestra che dicono: possiamo rinunciare ad un dirigente scolastico ma non fateci chiudere le piccole scuole di comunità. E’ molto più importante tenere aperta la scuola elementare, anche se ha pochi bambini, perché rappresenta un servizio che tiene in vita una comunità piuttosto che avere un dirigente in più. Perché la Regione toscana, ad esempio, non fa questa scelta? Ed il sindaco Biffoni ricordi che il vincolo di 900 studenti per avere l’autonomia ed un dirigente scolastico non lo ha imposto il ministro Valditara ma la Commissione europea (nell’ambito del Pnrr) con l’avallo del Governo Draghi. Biffoni ha la memoria corta?” domandano Torselli e Veneri.