Toscana: servizi postali ; capogruppo regionale Pd Ceccarelli , “con la privatizzazione voluta dal Governo Meloni si mettono a rischio servizi già oggi inadeguati che garantiscono gli uffici postali nei territori periferici più periferici”  

“Il Governo sta proseguendo nel percorso di privatizzazione di una strategica azienda nazionale qual è Poste Italiane ed il rischio è che vengano penalizzate le piccole realtà dove l’ufficio postale è perno di tantissimi servizi fondamentali”. Cosi Vincenzo Ceccarelli capogruppo Pd in Consiglio Regionale, dopo l’audizione di questa mattina in prima commissione dell’assessore Stefano Ciuoffo sulle criticità oggi rilevate sul territorio regionale, sulla situazione che vede l’avvio da parte del Governo della seconda trance di cessione nel mercato di Poste Italiane. “Dalle parole dell’Assessore Ciuoffo in commissione – spiega Ceccarelli – emerge un quadro preoccupante. Già la situazione era complicata nel periodo pandemico oggi con le decisioni del Governo rischia di aggravarsi ulteriormente. Nel corso di questi anni, come Regione Toscana, abbiamo sempre sostenuto i Comuni toscani nel confronto con i vertici di Poste Italiane, a difesa dei diritti dei cittadini e delle cittadine e delle aree interne. Ora il progetto di privatizzazione che è in atto da parte del Governo nazionale, ridurrà la quota pubblica in minoranza e mette a rischio le funzioni pubbliche e sociali che Poste Italiane ha svolto nel corso di questi anni. “Nel corso del confronto in commissione – aggiunge Valentina Mercanti, consigliere regionale Pd – ho proposto una mozione trasversale e bipartisan, di cui vorrei farmi promotrice, per chiedere al governo di tutelare le comunità territoriali, aumentando i servizi anziché toglierli. Mi auguro che i colleghi dell’opposizione aderiscano a questa iniziativa”.“Non possiamo trasformare Poste Italiane – conclude Ceccarelli – in un’azienda che deve fare semplicemente utili, questo non è più servizio pubblico. La Regione si batterà per evitare questa deriva e sarà a fianco dei cittadini e dei sindacati affinchè gli uffici postali mantengano il proprio ruolo e non abbandonino i territori”.