Val d’Orcia ART Festival: il Critico d’arte Giorgio Grasso è venuto in anteprima nella Fortezza di Radicofani in un evento organizzato dall’Associazione ‘Val d’Orcia ART Festival ETS’ in collaborazione con il Rotaract Club Chianciano-Chiusi -Montepulciano per presentare il Festival del 10-11-12 settembre
La conferenza per presentare il Val D’Orcia Art Festival del 10-11-12 settembre si è tenuta in una location d’eccezione: il Cassero della maestosa Rocca di Radicofani, con un evento organizzato dall’Associazione creatrice del primo Festival di arte in Val d’Orcia in collaborazione con il Rotaract Club Chianciano – Chiusi – Montepulciano, promosso in modalità mista sia in presenza rispettando le norme Covid – 19 che in modalità online per permettere a chiunque, compresi gli artisti che arriveranno il prossimo fine settimana da tutta Italia di poter seguire la conferenza. “Ho accolto l’invito come presidente di giuria perché voglio che l’arte sia rilanciata dopo il periodo di lockdown, di cui parlerò in maniera approfondita nella conferenza “Arte e lockdown” che terrò il primo giorno del festival, il 10 settembre al Teatro Costantini di Radicofani – ha dichiarato il Critico d’Arte Giorgio Grasso –. Questa iniziativa, questo festival rispecchiava a pieno la mia idea di rilancio : da un brutto periodo si esce tramite la bellezza e tutto la Val d’Orcia, ma tutto il territorio italiano ha un patrimonio artistico strabiliante ed ho accettato volentieri di venire. Il primo festival di arte in Val d’Orcia è nato perché c’era la necessità di costruire qualcosa che ridesse speranza. L’obiettivo del festival è rimettere l’arte e l’artista al centro e ricostituire in Val d’Orcia la ‘casa degli artisti’. I 27 artisti che parteciperanno al Festival hanno trasmesso tanto entusiasmo, voglia di ripartire e rimettersi in gioco. Inoltre l’Associazione vorrebbe riportare l’attenzione dei giovani per l’arte e la passione sulle attività artigianali per poter far rinnamorare le nuove generazioni al lavoro di artigianato. “L’esigenza si è sentita più forte nei momenti di chiusura, del lockdown, nel non poter fare mostre, visitare musei, da lì ci siamo detti che c’era bisogno di una ripartenza, soprattutto nel nostro territorio che è famoso nel mondo per la sua bellezza – ha affermato la Presidente dell’Associazione ‘Val d’Orcia ART Festival ETS’ Angela Maria Sanna – ; è un valore aggiunto in più che valorizza ulteriormente il territorio; in questo modo riusciamo a dare voce agli artisti e all’arte che purtroppo in questa società sono stati messi da parte”. La scelta è ricaduta proprio su Radicofani perché rimane leggermente in ombra rispetto al resto dei territori in Val d’Orcia ma non per questo significa che ha meno bellezze, anzi, sono tutte da scoprire e la ragione della presenza di Grasso al Festival, che da anni sta facendo una battaglia contro l’arte concettuale, quella che non dà emozione, è per riportare il concetto di bellezza, l’arte serve all’anima, alle emozioni, al cuore.“L’Italia ha più del 50% del patrimonio artistico del mondo sul proprio territorio e tramite le iniziative dell’Associazione ma anche dell’arte, bisogna portare più persone possibili. Il nostro compito come critici è di portare più persone possibili e tutelare, ma anche di propagandare il nostro patrimonio artistico – ha concluso il critico –. Io spero di trovare opere di chi esporrà al festival che siano di mio gusto, legato al concetto di bellezza, di emozione estetica. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo che cosa può salvare se non la bellezza e le emozioni”.