A Chianciano Terme ‘Lucio Dalla incontra Lucio Battisti’. Al teatro Caos tutto esaurito per lo spettacolo interpretato e diretto da Sebastiano Somma

Di Giampiero Teodoli

Il Teatro Caos di Chianciano Terme ha accolto lo spettacolo “Lucio incontra Lucio” diretto ed interpretato da un coinvolgente Sebastiano Somma, su testi di Liberato Santarpino, accompagnato da orchestrali e coristi del Conservatorio di Salerno.  Anche questa volta, Somma, ha dimostrato il suo amore per la cultura, l’attento studio che pone alla base del suo lavoro artistico e ha confermato il suo legame affettivo con Chianciano Terme. Da tempo infatti collabora fattivamente con l’amministrazione Comunale, rappresentata al teatro Caos dalla Vicesindaca e assessora alla cultura Rossana Giulianelli.  «Solo la bellezza ci salverà, quindi dobbiamo insistere a farla emergere e a circondarci di essa» ha commentato  Santarpino che è riuscito a realizzare l’incontro professionale che Lucio Dalla  propose a suo tempo a Lucio Battisti, in un momento in cui proprio Battisti aveva deciso di sparire dalle scene.Dalla collaborazione tra Somma e Santarpino è scaturito il delicato racconto dell’uomo e dell’artista, con le loro differenze e le caratteristiche che condividono, le fragilità e la tenacia dimostrata nel loro percorso artistico. «L’attenta ricerca della vita privata e professionale dei due artisti così diversi nel privato, così grandi nel lavoro, mi ha permesso – ha sottolineato Santarpino  di far emergere le emozioni che hanno ispirato le loro canzoni e condividerle con il pubblico.» Il pubblico infatti ha recepito il messaggio, lasciandosi abbracciare da musica e parole, interagendo con gli artisti sul palco e tributando loro applausi per tutta la durata dello spettacolo. Santarpino è insegnante di violoncello al conservatorio di Salerno, grande estimatore dei due cantautori e profondo conoscitore del Jazz.  Da questo cocktail è nato un testo musicale delizioso con arrangiamenti bellissimi e contaminazioni Jazz degni dei migliori club jazzistici internazionali, interpretato da orchestrali giovani e di grande talento. I quattro coristi hanno dato voce alle canzoni dei due autori, in un percorso che ha abbracciato la carriera di entrambi, creando, finalmente, quell’incontro artistico voluto da Dalla ma non andando in porto all’epoca.