Abbadia San Salvatore : Covid ; gruppo consiliare  “Abbadia Futura”., “ci chiediamo i motivi di cosa non abbia funzionato nel contenimento della diffusione del virus; riteniamo che la non tempestività nel prendere i provvedimenti adeguati abbia influito. I numeri raccontano che non si può esitare o continuare a minimizzare.”

Dai consiglieri comunali della lista civica “Abbadia Futura”  Rosario Castro e Cinzia Mammolotti riceviamo e pubblichiamo

“Preoccupa l’entità e la crescita costante del numero di positivi nel Comune di Abbadia San Salvatore: i dati di ieri (martedì 7 dicembre) riportano 104 positivi e 131 quarantene, un numero alto che non ha uguali nella Provincia di Siena. Ci chiediamo i motivi di cosa non ha funzionato nel contenimento della diffusione del virus, riteniamo che la non tempestività nel prendere i provvedimenti adeguati abbia influito. La situazione ci viene presentata come sotto controllo, ma di fatto i dati dimostrano il contrario. I maggiori casi di positività e contagi sembrano verificarsi nelle scuole elementari (fenomeno ascrivibile alle “classi pollaio”?), ma ci sembra carente sia il tracciamento, sia una lettura più articolata e puntuale della situazione per individuare le cause della diffusione ed intervenire in modo più efficace.  Cosa sappiamo, ad esempio, dei luoghi di lavoro, delle attività ricreative e sociali? Come vengono effettuati i controlli? Sappiamo che non possiamo ritornare alla chiusura sia per motivi economici che sociali, che dobbiamo imparare a convivere con il virus, che le festività natalizie sono ormai prossime. Proprio per questo riteniamo che, oltre che affidarci al senso della responsabilità individuale, vadano intensificati i controlli, applicate sanzioni laddove si verifichino irregolarità, rendere obbligatorio l’uso delle mascherine anche all’esterno con ordinanze, evitare assembramenti che favoriscono la trasmissione del virus. Il rischio è di prolungare e di aggravare la situazione ulteriormente. Sono molti i cittadini preoccupati, insicuri e allarmati, che si autolimitano nel frequentare luoghi pubblici o si auto isolano per timore di contrarre l’infezione.  I numeri raccontano che non si può esitare o continuare a minimizzare.”