Elezioni Europee: le proposte dei Giovani di ‘Italia Viva’ dell’area senese a sostegno della lista Stati Uniti d’Europa

Il Vicepresidente di Italia Viva Siena Piero Savorgnan a sostegno della lista Stati Uniti d’Europa e i delegati di Italia Viva Area Senese hanno precisato le loro proposte .Piero Savorgnan ha precisato  che si devono creare delle normative europee che possano facilitare le aziende che producono prodotti di qualità (DOP, IGP, STG ecc.) attraverso l’alleggerimento dell’iter burocratico per reperire maggiori fondi europei, in tal modo si potrà contribuire a dare un maggiore benessere economico alle realtà commerciali italiane. Dall’altra parte attraverso la produzione normativa si devono incentivare sempre più accordi tra le regioni del territorio italiano con l’Europa, per favorire una maggiore integrazione a livello europeo e per poter realizzare il sogno Stati Uniti d’Europa”.Il delegato alla Cultura Stefano Pavone ritiene opportuno “creare una normativa ad hoc attraverso un regolamento europeo valido in tutti i paesi dell’Unione, per promuovere il diritto alla cultura a tutti i giovani europei under 30, garantendo il libero accesso a tutti i musei, associazioni e luoghi di cultura attraverso l’esibizione del solo documento di identità”. Al riguardo Savorgnan precisa:  “da un punto di vista normativo vi è la piena fattibilità attraverso un regolamento europeo, il quale è munito di efficacia diretta ed è valido in tutti gli Stati membri dell’Unione”. Per il delegato consulente per la comunicazione per Italia Viva al Parlamento Italiano Carlo Sisti, “serve una carta europea della cultura, in cui a tutti i neo diciottenni sia dato un bonus economico da spendere in cultura e in informazione. Perché la cultura rende liberi. Savorgnan precisa: “La norma giuridica è il prodotto della volontà politica, legiferare dando la possibilità di fornire un Bonus Cultura europeo è un passo essenziale al rafforzamento dell’identità europea”.La delegata ai giovani di Italia Viva Area Senese Stella Stiaccini rimarca “il bisogno di politiche concrete e ponderate che rendano il programma Erasmus+ un diritto per tutti, incrementando le risorse economiche a sostenere il periodo di studio all’estero”. “Siamo consapevoli – aggiunge Stiaccini – dei limiti attuali dell’organo democratico europeo e quindi delle difficoltà che i nostri europarlamentari si troveranno davanti nel portare avanti anche le nostre piccole proposte. Proprio per questo auspichiamo, in questa legislatura, una riforma dei trattati che renda il Parlamento il vero organo legislativo europeo; solo così potremmo avere un filo diretto tra cittadini e istituzioni europee”.