Abbadia San Salvatore: nell’area mineraria procedono spediti i lavori di bonifica 

I lavori di bonifica nell’area mineraria di Abbadia San Salvatore procedono spediti. In particolare l’intervento di messa in sicurezza delle aree maggiormente inquinate (le zone di trasformazione del minerale). In queste aree, essendo presenti diverse complessità ambientali, gli interventi sono stati suddivisi in tre fasi:  1: bonifica di edifici, strutture e aree di pertinenza (quella attualmente in corso);  2: aree verdi e deposito olio combustibile; 3: realizzazione impianto di trattamento delle acque. “La complessità della bonifica – afferma il responsabile della bonifica Daniele Rappuoli – oltre a valutare gli interventi per ottenere il massimo risultato sotto il profilo ambientale, è dovuta anche alla compatibilità degli interventi con la salvaguardia del patrimonio minerario di rilevanza parco-museale. Ad esempio, sono state demolite piccole strutture edilizie che risultavano delle superfetazioni rispetto agli opifici minerari di valore archeologico industriale. Un intervento delicato sotto il profilo ambientale, in corso in questi giorni, è relativo alla bonifica della collinetta che dalla zona dei forni sale verso la ciminiera. Negli anni di massimo sviluppo dello stabilimento le ciminiere erano tre, e il versante era interessato dalle linee che dai forni convogliavano i fumi verso i caminetti. Ora è presente una sola ciminiera, e gli interventi in corso stanno mettendo alla luce un interessantissimo punto di vista panoramico che dallo stabilimento si rivolge verso Abbadia con il centro storico, Radicofani e la Val d’Orcia”.  Nel dettaglio: la prima fase dei lavori prevede interventi nei reparti “asciugatura”, “trattamento del minerale” (forni Gould e Nesa), ciminiera e linee fumi, oltre a interventi su strutture di servizio (falegnameria e magazzini).
È prevista la demolizione di quelle (poche) strutture che non hanno nessun fine dal punto di vista museale, o di cui risulterebbe impossibile il recupero. È prevista la demolizione – totale o parziale – del vecchio impianto di trattamento delle acque, dei magazzini, e di una porzione del vecchio nastro trasportatore dei rosticci. Verranno smaltite le coperture contenenti fibrocemento amianto, e sostituite con materiale ecologico. Negli edifici di rilevanza museale verranno sostituiti coperture e solai non recuperabili. Le strutture in acciaio saranno mantenute e trattate. Si procederà a ripulitura, aspirazione dei materiali a terra, copertura con solette in calcestruzzo e realizzazione delle opere di presa e deflusso acque. La ciminiera rimasta sarà consolidata, e le linee fumi impermeabilizzate. Nelle superfici esterne (piazzali e sedi degli edifici) è prevista l’impermeabilizzazione con geosintetici e copertura con capping (nelle aree e verdi). Verrà realizzata una nuova linea fognaria. Tutti i materiali, provenienti da scavi, demolizioni e bonifiche, laddove necessario, saranno collocati in una struttura di messa in sicurezza permanente. Durante le fasi di lavorazione, in collaborazione con le Università di Siena e Firenze, sono svolte costanti attività di monitoraggio “in aria”, al fine di verificare l’eventuale impatto (finora non rilevato) verso le aree esterne urbanizzate. Ad oggi è in corso di realizzazione la struttura di messa in sicurezza, il taglio della vegetazione infestante, e la demolizione di alcune strutture.   In particolare sono in corso la costruzione della struttura di messa in sicurezza per i materiali provenienti dalla bonifica; lavori di bonifica dell’area mineraria (stanno procedendo come da progetto).