Al via il primo campo della legalità a Suvignano con Arci Toscana .L’iniziativa sta coinvolgendo dieci ragazzi della provincia di Siena in attività agricole e incontri sulla legalità

Sono dieci i ragazzi in arrivo da tutta la provincia di Siena che ieri, lunedì 24 agosto, hanno iniziato il primo campo della legalità organizzato da Arci Toscana a Suvignano. L’iniziativa andrà avanti fino a sabato 29 agosto in modalità diurna e vedrà impegnati i partecipanti in attività agricole, al mattino, e incontri con rappresentanti istituzionali e associazioni del territorio, nel pomeriggio. A unire ogni momento del campo sarà la promozione della cultura della legalità democratica e della lotta contro ogni forma di violenza e di criminalità organizzata, che troverà un’ulteriore occasione di approfondimento in una tappa a Firenze, dove è prevista la visita al Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica, presso la Regione Toscana, e all’Accademia dei Georgofili, nel ricordo dell’attentato avvenuto nel maggio 1997.   La tenuta di Suvignano, divenuto il simbolo della lotta alla criminalità organizzata in Toscana, ospiterà altri due campi della legalità residenziali dal 28 settembre al 4 ottobre e dal 12 al 18 ottobre. Le due iniziative vedranno la partecipazione di 24 ragazzi e ragazze in arrivo da tutta la Toscana, che saranno coinvolti ancora una volta in attività agricole e in incontri e workshop con giudici, giornalisti e altri soggetti impegnati sul fronte dell’antimafia, nonché in iniziative culturali e di conoscenza del territorio, in collaborazione con Cgil, Spi-Cgil e Coop Centro Italia.“I campi di lavoro organizzati a Suvignano – afferma Serenella Pallecchi, referente per la legalità democratica di Arci Toscana – rappresentano un’esperienza straordinaria di volontariato sociale e di impegno civile che sta coinvolgendo e coinvolgerà numerosi giovani senesi e toscani. L’iniziativa contribuisce a dare una nuova vita, entusiasta e pacifica, a una tenuta e a un territorio che sono stati vittime dell’avidità delle mafie e che oggi sono interamente liberi e rinnovati, grazie all’impegno di numerosi soggetti uniti dalla cultura della legalità democratica. L’incendio che ha colpito e danneggiato nei giorni scorsi il capannone e alcune attrezzature della tenuta di Suvignano, ha aperto una ferita profonda e dolorosa per l’intera comunità, ma non ha mai fermato il lavoro e la volontà di Arci Toscana di portare avanti la conoscenza, la sensibilizzazione e l’educazione alla legalità al fianco delle istituzioni e attraverso un profondo legame con il territorio”.