Arezzo: Cia, salgono i costi di produzione. Vino, olio e vivai i settori più colpiti. La Presidente Stefani: “Confidiamo che dal nuovo governo arrivino risposte rapide, tempestive ed efficaci”

Mentre i costi di produzione salgono, le aziende agricole registrano un calo del fatturato che mediamente si aggira tra il 10 e il 50%, ma che può impennarsi fino al 60 per cento. Le penalizzazioni non risparmiamo nessun settore, ma gli effetti più gravi, per l’agricoltura aretina,  sono quelli che colpiscono le produzioni di punta:  olio, vino e piante. Cia Arezzo, sulla base dei dati forniti dagli associati e sulle statistiche curate da Cia Agricoltori Italiani Toscana, traccia un quadro preoccupante, aggravato dal caro energia e dal prezzo delle materie prime schizzati alle stelle. “Se un’azienda vitivinicola  nel 2021 per le bottiglie di vino (modello base) ha speso 188 centesimi a pezzo, quest’anno, quest’anno ne spende 288 con un rincaro del 53% a causa dell’aumento dei costi energetici per la lavorazione del vetro. I costi sono in salita anche per le aziende vivaistiche, a causa degli aumenti dei prezzi del gasolio per il riscaldamento serre salito del 130%, di concimi-fertilizzanti per cui la spesa è aumentata del 160-170% w il raddoppio delle bollette per l’energia elettrica. Ne escono provati anche i produttori di extravergine d’oliva: il prezzo della molitura, complici i rincari energetici, passerà da circa 16 euro per un quintale di olive frante, ad una forbice di 18-25 euro al quintale, con ripercussioni dirette per le aziende e per il consumatore finale”, spiega Massimiliano Dindalini, Direttore di CIA Arezzo.“Le aziende agricole sono le più esposte alle crisi. Non solo a quelle economiche e sociali, ma anche a quelle climatiche. La grande siccità che ha colpito il 2022 e che si prolunga anche ad ottobre inoltrato, insieme al caro prezzi e al calo dei consumi interni e delle esportazioni, disegnano un quadro preoccupante, che esige risposte immediate e decise”, commenta Serena Stefani, Presidente di CIA Arezzo. “E’urgente che il nuovo governo prenda seriamente misure a sostegno del settore con urgenza, servono meno parole e più fatti”, aggiunge ricordando le dieci proposte presentate da CIA in occasione delle ultime elezioni politiche.