Arezzo: dal 9 al 17 settembre la mostra fotografica“Emma” di Lucrezia Senserini alla Galleria Spazio Imago .Protagonista delle foto è la nonna, che diventa anche il motivo per affrontare il tema degli anziani nella società contemporanea

Dal 9 al 17 settembre la Galleria Spazio Imago ad Arezzo, ospita “Emma”, mostra personale di fotografia di Lucrezia Senserini. Domenica 17 settembre, sempre alle ore 18, un evento collaterale di chiusura con Debora Testi, presidente della casa di riposo aretina, che converserà con il giornalista culturale Marco Botti sul mondo degli anziani, ponendo l’attenzione sia sui loro problemi, sia sulla loro importanza nella società.

LA MOSTRA

La fotografa aretina Lucrezia Senserini torna a esporre nella sua città e lo fa presentando “Emma”, progetto che lo scorso luglio si è aggiudicato il primo premio nella sezione “Portrait series” di Monovisions – Black & White Photography Awards 2023, prestigioso concorso internazionale dedicato alla fotografia in bianco e nero. I temi centrali di “Emma” sono l’amata nonna della fotografa e la solitudine delle persone anziane. “La persona che ho vissuto di più nella mia vita è mia nonna – racconta Lucrezia Senserini. Emma passa gran parte del tempo alla finestra, osserva il mondo che va avanti come uno spettatore al cinema e attraverso i suoi rituali quotidiani continua a farsi conoscere da me. Quando sa di essere fotografata vedo in lei un’intensità e una fierezza che mi colpiscono. Sento il bisogno di farle capire che per me è importante e voglio renderla partecipe di quello che faccio, darle attenzione, in modo che i nostri momenti insieme rimangano impressi”. Attraverso il progetto “Emma” Lucrezia Senserini pone l’attenzione sulla terza età e sull’impatto che il mondo contemporaneo ha su di essa. “Mia nonna dimostra ogni giorno che gli anziani sono uno scrigno di ricchezza, di esperienza ed emozioni uniche, e non persone da mettere in disparte o escludere dal resto della società – conclude la fotografa. – La solitudine dei nostri nonni è un tema attuale e urgente, che ha spesso esiti drammatici anche sulla loro salute. Con questo progetto ho voluto racchiudere tutto questo. Qui c’è il mio cuore”.