Autopalio Siena-Firenze: assessore alla mobilità Tucci, “Anas troppo autoreferenziale.Tutte le istituzioni lavorino per una soluzione”

“Troviamo eccessiva autoreferenzialità in Anas che allestisce cantieri così pericolosi, in ragione della lunghezza in una situazione di carreggiate di ridotte dimensioni come quelle della Siena Firenze”. Così l’assessore alla mobilità del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 20 ottobre, all’interrogazione presentata dal consigliere del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi sui crescenti disagi e pericoli per i cantieri sul raccordo autostradale Siena – Firenze. “L’interrogazione mi offre l’occasione di condividere con il Consiglio Comunale quanto emerso in occasione della Riunione della conferenza provinciale permanente sui trasporti – ha detto l’assessore – dedicata alla ‘Sicurezza stradale RA 3 cd. Autopalio’ promossa con lodevole tempismo da sua Eccellenza il Prefetto di Siena, dottoressa Matilde Pirrera, lunedì 16 ottobre. Al tavolo erano presenti accanto al Prefetto il Presidente della Provincia, un rappresentante della Regione Toscana, il rappresentante di Anas e il sottoscritto in rappresentanza del sindaco di Siena. In platea gli altri sindaci dei comuni della provincia di Siena attraversati dall’Autopalio e rappresentanti di tante altre istituzioni”. “In questa occasione abbiamo manifestato tutta la nostra riprovazione per il cantiere lungo oltre 5 km, dal km 6,750 al km 12 in direzione Nord e dal km 11 al km 6 in direzione Sud, presente da troppo tempo per la sostituzione della barriera centrale, come peraltro già espresso in un comunicato della nostra Giunta un paio di giorni prima. Dalla riunione è emersa una eccessiva autoreferenzialità di Anas, che allestisce cantieri così pericolosi, in ragione della lunghezza, in una situazione di carreggiate di ridotte dimensioni come quelle della Siena Firenze, che trasformano la strada in un budello dove anche la minima distrazione può risultare fatale, senza la dovuta informazione su tempi e modi e senza predisporre adeguata segnaletica, anche luminosa. Voglio ricordare una frase del Prefetto che mi sono appuntato perché rende bene ragione di quanto emerso al tavolo ‘se i lavori sono fatti per la sicurezza, non possono pregiudicare la sicurezza’. Molti dei presenti hanno auspicato l’aggiunta quantomeno di una corsia di emergenza per ridurre definitivamente la pericolosità del raccordo. In realtà Anas ha evidenziato come questa strada sia ormai irrimediabilmente vecchia essendo stata completata nel 1967, con molti elementi a rischio che richiedono una continua manutenzione, non differibile, per la quale sono già stanziate ingenti risorse, dell’ordine di diverse decine di milioni. Per quanto riguarda il cantiere in atto, teatro di molti incidenti di cui uno mortale qualche giorno fa, Anas ha dichiarato che sarà terminato entro i primi di novembre, ma altri evidentemente saranno necessari per sostituire la barriera centrale. Nel frattempo sono iniziati lavori, indifferibili a causa delle cattive condizioni del calcestruzzo su cinque dei quattordici viadotti principali”. “Anas – ha concluso Tucci – afferma che in Italia ci vogliono dai dieci ai venti anni per costruire un nuovo raccordo che vada a sostituire l’Autopalio. Il mio parere personale è che tutte le istituzioni dovrebbero cominciare a lavorare su questa ipotesi”.Il consigliere Alessandro Masi (Pd) si è dichiarato “soddisfatto della risposta sotto il profilo delle informazioni, ma non della situazione generale per la quale, come tutti, credo ci si debba ritenere insoddisfatti. Insoddisfatti per un fatto molto semplice: davvero occorre una mobilitazione dei cittadini e utenti per arrivare a conoscere nel dettaglio lo stato delle cose ed i programmi futuri per questa strada così strategica per la vita della città? Qui ricordo che il Comune fu protagonista, attraverso un protocollo del 2017 con la Regione, anche per l’attivazione di una nuova stagione di manutenzioni ed adeguamento del raccordo autostradale ”. “E’ da questa discussione che deve emergere l’informazione (stampa di ieri) riguardante i  cinque interventi strutturali sui viadotti di questa strada? Credo che una condivisione preventiva di quello che si decide di fare sulla strada con l’opinione pubblica e con i cittadini aiuterebbe molto anche le istituzioni del territorio a seguire di più gli stati di avanzamento dei cantieri, anche per concertare con Anas eventuali correttivi per il minor disagio alla percorrenza e la massima sicurezza possibile per gli utenti”.“Vorrei su questo richiamare l’attenzione di tutti – conclude il consigliere Masi- Il tema della sicurezza e dell’accessibilità di questa strada è un tema antico, ma credo che il lavoro di informazione del tavolo della Prefettura potrebbe aiutare a far conoscere meglio all’opinione pubblica quello che ci aspetta. Non conoscere alimenta un’insoddisfazione generale e non aiuta gli enti competenti ad una corretta prevenzione  e gestione dei problemi”.