Campi Bisenzio: vertenza lavoratori ex Gkn, oggi in regione Toscana i primi risultati dello scouting per l’area
Un primo passaggio verso la reindustralizzazione dell’area ex Gkn di Campi Bisenzio, attualmente proprietà di Qf. Si è svolto stamani in Regione, attorno ad un tavolo che ha visto riuniti istituzioni, Rsu, organizzazioni sindacali, per incontrare un primo soggetto che ha manifestato interesse per svolgere un ruolo all’interno del progetto di riavvio di attività all’interno dei circa 80 mila mq dell’ex fabbrica operante nel settore automotive. Si tratta del consorzio di cooperative Abaco, con sede a Genova. “E’ un soggetto – ha detto Valerio Fabiani – che è già stato protagonista di percorsi di reindustrializzazione in altre zone”. All’incontro è intervenuto anche il presidente della Regione, Eugenio Giani. “Oggi si è svolto un primo passaggio, incontrando il vice presidente del consorzio di cooperative. Prima però occorre il passaggio di proprietà con Borgomeo, condizione iniziale. Se questa va a buon fine, l’area di Campi ex Gkn potrebbe ospitare e combinare l’esperienza imprenditoriale di più soggetti che includerebbe anche la costituenda cooperativa dei dipendenti. Tutte esperienze che gravitano nel settore delle tecnologie green e sostenibili. Quella di oggi è stata la fase preliminare, con il coinvolgimento di lavoratori, istituzioni e sindacati. Adesso occorre anche un intervento del governo”.Valerio Fabiani ha poi aggiunto che “l’incontro odierno è un primo aggiornamento rispetto all’attività di scouting portata avanti in questi mesi dalla Regione. Abbiamo deciso di adoperarci a causa della situazione di stallo che si è venuta a creare, nella consapevolezza che solo una discontinuità con il passato possa portare a una svolta e a un nuovo inizio della vicenda Gkn. Un lavoro che è stato, e che sarà, portato avanti a più mani, insieme ai lavoratori e ai sindacati, per riportare a Campi Bisenzio industria e lavoro per tutti. Oggi abbiamo presentato un primo soggetto che ha aderito a questo percorso che, ripeto, è soltanto all’inizio”.“Quello che stiamo provano a realizzare – ha aggiunto Fabiani – è una reindustrializzazione dal basso che significa realizzare un puzzle composto da diverse tessere, ognuna delle quali contribuirà alla rivitalizzazione di un sito abbandonato a sé stesso ormai da due anni. Un lavoro, che passa sia dall’iniziativa dei lavoratori che da quella di altre realtà, che però deve anzitutto tenere insieme tutte queste tessere. Sono in corso diverse altre interlocuzioni, oggi è stato presentato il consorzio di cooperative Abaco ed è intervenuto il suo vice presidente, Alessandro Testa. Vorrei precisare che l’intervento di Abaco, in veste di gestore del sito e coordinatore della comunità dei molteplici soggetti industriali che potrebbero insediarsi, è condizionato appunto alla tenuta di tutte le tessere di questo puzzle. E’ una strada tutta da costruire e questo è un primo passo importante che può segnare un nuovo inizio”.A brevissimo saranno convocati altri incontri, sia con Abaco che con la cooperativa che i lavoratori si apprestano a costituire formalmente nei prossimi giorni, così come con tutti gli altri soggetti coinvolti nella realizzazione del parco industriale.