Castelnuovo : domenica 22 maggio a San Gusmè la presentazione del restauro dell’antico Stendardo della Compagnia della Santissima Annunziata e l’inaugurazione di quello nuovo

Domenica 22 maggio a San Gusmè si svolgerà la presentazione del restauro dell’antico Stendardo della Compagnia della Santissima Annunziata e l’inaugurazione di quello nuovo, con inizio della cerimonia alle ore 11.10 e conclusione con il pranzo nei locali della Società Filarmonica. Un evento molto importante, dal momento che si tratta del primo dopo due anni di stop a causa della pandemia e al quale interverranno autorità locali, tecnici ed esperti restauratori che hanno seguito e diretto i lavori di restauro, fra cui Fabrizio Nepi e Annalisa Giovani, rispettivamente sindaco e assessora alla cultura di Castelnuovo Berardenga che ha sostenuto le spese di restauro, e Letizia Nesi, in qualità di restauratore conservatore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo; Caterina Fineschi e Roberta Cappelli, per conto del laboratorio di restauro tessili antichi L’Arcolaio di Siena, e Serena Seggioloni, artista senese che si è fatta carico del progetto artistico del nuovo stendardo.  “Il restauro e il nuovo stendardo – spiega Mauro Lusini, Camarlengo della Compagnia della Santissima Annunziata – sono il frutto di un sogno incompiuto e ora realizzato del compianto Vezio Lusini, reso possibile dalla generosa offerta della famiglia e dal contributo del Comune di Castelnuovo Berardenga seguendo una precisa aspirazione dello stesso Vezio, per professione talento indiscusso di forbici, ago e filo, grande conoscitore di qualsiasi tessuto, capo di abbigliamento o accessorio. Il progetto riconsegna alla Compagnia e ai visitatori l’oggetto simbolo che nel tempo l’ha riunita e raccolta, riportato alle proprie potenzialità sia dal punto di vista conservativo che da quello figurativo, oltre ad arricchirla con una nuova bandiera di notevole qualità pittorica per assecondare il desiderio e la necessità di farsi riconoscere in tutte le circostanze e cerimonie solenni”. Per San Gusmè, la restituzione di questo grande lavoro è un’occasione importante per far conoscere il paese e il suo territorio a un pubblico sempre più vasto. Nella Chiesa si conserva, infatti, uno dei patrimoni più significativi dell’arte del Cinquecento e del Seicento senese con lo straordinario quadro dell’Annunciazione di Pietro Sorri e altre opere di Arcangelo Salimbeni e Bernardino Mei.