Castiglione del Lago: “Diomede della Corgna. pittori a palazzo”; torna la versione aggiornata della mostra che racconta il mecenatismo dei Della Corgna e l’arte del Rinascimento

Torna a Palazzo della Corgna la versione aggiornata della mostra che racconta il mecenatismo della illustre famiglia e l’arte del Rinascimento, una mostra che aveva segnato l’attesa riapertura al pubblico del palazzo dopo la pandemia a maggio 2021. Curata da Lagodarte Impresa Sociale, con il patrocinio del Comune di Castiglione del Lago, è stata aperta la mostra “Diomede della Corgna. Pittori a palazzo”, già allestita a cavallo tra il 2021 e il 2022 nel quadro del progetto “La Castiglione dei Della Corgna: una dinastia tra gesta eroiche e vita di corte” e sarà visitabile fino a domenica 17 marzo . Diomede della Corgna (1571-1596), nipote del capostipite Ascanio, ebbe il merito di far pubblicare lo Statuto del Marchesato voluto dallo zio e di portare a compimento, per mano di Niccolò Circignani (detto il Pomarancio), il ciclo di affreschi che celebrano le gesta dell’illustre condottiero e capitano di ventura Ascanio della Corgna. Il percorso espositivo ripropone le tre sezioni del precedente allestimento caratterizzate da grandi pannelli con riproduzioni in alta qualità di immagini corredate da didascalie, la prima, dal titolo “Diomede della Corgna: una piccola corte dalla grande storia”, presenta la figura del mecenate collocandolo nel contesto della sua epoca e fornendone un profilo storico. Si prosegue poi con la sezione “Da Perugino al Manierismo: l’arte e gli artisti al tempo dei della Corgna”, con la quale viene contestualizzata la cultura artistica del tempo, riferita in particolare alle tendenze manieriste confluite in vario modo nelle decorazioni interne del palazzo della Corgna.La terza sezione, “Niccolò Circignani e i pittori a palazzo: il ciclo di affreschi tra storia, leggenda e visioni fantastiche” è invece dedicata, nello specifico, al ciclo di affreschi, presentando la riproduzione dell’intera serie dei 12 bozzetti dedicati alle gesta di Ascanio realizzati dal Circignani, di cui 6 esposti per la prima volta al pubblico, e i cui originali sono conservati presso la Oxford University, consentendo così un’inedita lettura comparata delle opere e riuscendo a scoprire particolari di studio mai analizzati prima. Questa sezione offre inoltre un singolare sguardo al multiforme, e quanto mai straordinario, complesso decorativo nello stile delle grottesche, nel quale si potranno individuare elementi stravaganti ed eccentrici, frutto della più autentica cultura manierista italiana, come testimoniato negli stessi anni da realtà quali il Sacro Bosco di Bomarzo o le bizzarre “teste composte” di Arcimboldo.