Castiglione del Lago: il Premio Strega “Come d’aria” domenica  29 ottobre a Narrazioni

 Come d’Aria” di Ada D’Adamo (edito da Elliot) è senza dubbio il libro del 2023. Ne parla così la scrittrice, sceneggiatrice e giornalista Elena Stancanelli: «Come d‘aria è un libro magico. Lo leggi e pensi che nessuno può farcela a sopportare tanta angoscia, e insieme pensi che no, non è vero, si può fare perché loro ce l‘hanno fatta e tanta gente ce la fa, perché questa non è nient’altro che la vita».Domenica 29 ottobre alle ore 17 a Palazzo della Corgna nel terzo appuntamento di “Narrazioni: storie, racconti, scritture” edizione 2023/2024, il format di libri e cultura del Comune di Castiglione del Lago, in collaborazione con la libreria “Libri Parlanti Books & Coffee” e la Biblioteca Comunale, sarà Loretta Santini, direttrice editoriale di Elliot ed editor del libro, intervistata da Monica Fanicchi di Libri Parlanti, a parlare del vincitore del Premio Strega 2023 e dell’autrice Ada D’Adamo, scomparsa prematuramente lo scorso primo aprile dopo una lunga malattia.Fu proprio Elena Stancanelli a marzo a proporlo tra le candidature del Premio Strega 2023, lanciandolo verso la vittoria del più prestigioso premio letterario italiano con questa motivazione: «”Come d’aria” è un libro che fruga dentro il cuore del lettore. Serviva la lingua esatta e implacabile di questa scrittrice per riuscire a sostenere un sentimento tanto feroce. C’è tutta la rabbia e tutto l’amore del mondo nel racconto di questa danza che lega due donne. Avvinghiate l’una all’altra, in una assoluta e reciproca dipendenza. Daria, la figlia, che comunica soltanto attraverso il suo irresistibile sorriso, Ada, la madre, catapultata suo malgrado in questa storia d’amore. Era una ballerina, Ada. E il corpo, di entrambe, è il centro di questo “memoir” sfolgorante per intelligenza, coraggio e misericordia. In questo libro si entra con enorme facilità, ma da questo libro si esce cambiati. C’è una tale quantità di vita, nelle sue pagine, da lasciarci senza fiato. Ci siamo noi, la fatica, la nostra inutile bellezza. Dalla prima lettura ho pensato che fosse una pepita d’oro, un dono, un abbraccio. Come avrebbe detto Bobi Bazlen, una perfetta e lacerante “primavoltità”».Il libro raccolta la storia di Daria, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.