Castiglione d’Orcia: gruppo di minoranza ” Presenza attiva” denuncia , ” ci sono criticità e limiti per il Castello Aldobrandesco appena aperto.  Occorre ripristinare l’ entrata e/o uscita del naturale percorso storico, agevole, sicuro e meno oneroso da Via della Buca. Inoltre vanno tolte le barriere architettoniche”. L’opposizione annuncia anche una petizione popolare

Il gruppo consiliare di minoranza di Castiglione d’Orcia ‘Presenza attiva’ ha ricordato, in una nota, di aver salutato “con vivo piacere l’apertura della Rocca Aldobrandesca dopo 23 anni di cantiere e dopo  oltre due milioni di euro per la messa in sicurezza delle mura e la sua rifunzionalizzazione e riqualificazione. E’ stato un percorso lungo e complesso che a conclusione ha evidenziato limiti e forti contraddizioni nell’esecuzione dei lavori.
La prima criticità è rappresentata dal fatto che l’ingresso e l’uscita  coincidono e finiscono in un imbuto da cui non possono transitare contestualmente due persone in una scala ripida, pericolosa e non affatto agevole. C’è quindi  un problema di sicurezza, di uscita di sicurezza e di soccorso”. “La cosa singolare- sostiene poi  il capogruppo Giuseppe Antipasqua – è  che nella documentazione predisposta dal Direttore dei lavori  non si fa alcun riferimento al problema uscite/o ingresso che è sempre stata da via della Buca. Quest’ingresso è stato ostruito da un muro perché dopo 13 anni dall’inizio dei lavori  l’architetto indica  che ” l’unica soluzione razionale fattibile per comunicare con il centro del borgo è di acquisire una porzione di proprietà privata dell’Enoteca toscana srl” ?.Questa proprietà – sottolinea Antipasqua -era del fratello del Direttore dei lavori.  Il Comune dopo aver pagato 74 mila euro ,in base ad un comodato d’uso ,decide di acquistare l’appartamento per l’ammontare di 285 mila euro quando all’Enoteca era costato 110 mila euro . È stata secondo noi una scelta non comprensibile, irrazionale, costosa  perché vi era una soluzione alternativa: via della Buca percorso storico, agevole,  naturale e meno oneroso ed il Comune ha degli immobili liberi e non utilizzati.È singolare che tutto sia stato fatto in deroga non valutando le pesanti presenze delle barriere architettoniche che di fatto impediscono la fruibilità della Rocca inoltre l’assenza di uscita di sicurezza e soccorso  ne  compromette la piena fruibilità.
Abbiamo compiutamente rappresentato al Sindaco queste criticità ma questi non ha mai favorito nessun confronto né ci ha permesso nel tempo di poter visitare  in sicurezza il cantiere . Si tratta di una vera democrazia negata”. Per questo Antipasqua ha annunciato una petizione popolare per il ripristino del percorso originario, per ridurre le barriere architettoniche e garantire l’uscita di sicurezza.