Castiglione d’Orcia: gruppo ‘Presenza Attiva’, “imperativo etico e irrinunciabile mantenere lo stato naturale dell’area di Bagni San Filippo” per realizzare il Parco Naturale Termale. Eletto , da un’assemblea pubblica ,un Comitato di 10 persone per conseguire queste finalità

“Mantenere lo stato naturale dell’area per noi è un imperativo etico irrinunciabile. Bonificare e qualificare l’intera area assentendo  solo cubature  finalizzate ai servizi igienici fondamentali  per la realizzazione del Parco Naturale Termale”, è quanto afferma in una nota il gruppo consiliare di minoranza di Castiglione d’Orcia ‘Presenza attiva’ ricordando che “ a A Bagni San Filippo  si gioca una partita importante, decisiva  sia per l’area del Bollore sia  per quanto attiene il Fosso Bianco,”la Balena bianca ” . Si tratta di due questioni differenti ma strettamente legate ad un filo conduttore comune. L’area ex Amiata marmi – aggiunge la nota della minoranza- è stata premiata dalla giunta Galletti nel 2016 con il Piano Particolareggiato, un piano attuativo per la realizzazione di un centro turistico ricettivo e di eventuali servizi di interesse collettivo.. La superficie dell’area di circa 20 mila mq  ed una superficie utile lorda (SUL) di 5400 mq ,altezza degli immobili 10,50 e realizzazione di un immobile di circa 150 posti letto.Peccato che dal 2016 non è stato fatto nulla di quanto prevedeva il Piano Particolareggiato né – precisa ‘Presenza Attiva’ – sono stati fatti interventi di bonifica e riqualificazione dell’area. L’area è rimasta abbandonata dalla proprietà della famiglia Guasconi fino al 2021 data  in cui è stato dichiarato il fallimento dell’Amiata marmi ed il tutto è passato nelle mani del Tribunale di Siena che ha  l’onere della  liquidazione dell’immobile. L’area non supera i 20 mila mq e sul mercato il valore non supererebbe i 40 mila euro mentre la perizia ha superato il milione di euro.Stanno vendendo le cubature e le acque termali?  Le prime tre aste sono andate deserte ma i rapaci sono in agguato pronti a fare il colpo.  Secondo noi di Presenza Attiva vi è una concreta possibilità di realizzare il Parco Naturale Termale. Secondo Giuseppe Antipasqua ,capogruppo di Presenza Attiva,  “la prima cosa da fare è di creare un forte movimento di opinione , di informazione e mobilitazione del territorio. L’altra azione è interessare la commissione regionale che si occupa delle Terme e delle concessioni. Infine l’altro aspetto, ed è il più importante, è  quello di modificare il Piano Urbanistico azzerando le cubature nell’ambito del Piano Strutturale e del Piano di Avviamento: l’esposizione debitoria dell’esecutato non supererebbe i 400 mila euro . Quindi il ruolo dell’Ente locale è importante per realizzare il Parco.” Noi- dice Antipasqua – ci crediamo e con noi moltissimi cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare. Stiamo lavorando per la creazione di un Tavolo comune fra Comune ,Regione e Comitato per aprire un leale confronto al fine di trovare le giuste soluzioni.”. Intanto  l’Assemblea pubblica, promossa da ‘Presenza Attiva’  ha eletto un Comitato di  dieci  persone  (Elena Barluzzi, Stelvio Agostini, Alessandro Serra Guidi, Giuseppe Bruscato,  Giulio Nobiloni ,Alessandro Cardini, Carlo Tondi,Emanuele Bianchi,  Giovanni Costa , Pino Valensise). Il comitato si riunirà  martedì 7 novembre  presso la sede dell’Associazione Valdorcia Amiata in Via della Rocca  per decidere come coordinarsi e svolgere le iniziative necessarie in direzione della Regione Toscana e dell’Ente locale . Il comitato ‘Parco Naturale Termale’ avrà il duplice compito di tessere le fila con la Regione Toscana ,l’apposita commissione terme e di predisporre le Osservazioni urbanistiche di modifica del Piano Particolareggiato dell’area ex Amiata marmi e non solo.