Cetona: continua la rassegna “Cinema all’aperto 2022”.L’umorismo è maschio ma la risata è femmina. Monica Paglicci intervista il giornalista, regista, scrittore, autore di film Mario Sesti
Cetona Cinema sta proseguendo con le proiezioni di tre significativi film. Si è iniziato ieri sera con: “Gli ordini sono ordini” un omaggio a Ruggero Maccari, sceneggiatore a cui è stato dedicato il Premio, per la migliore Sceneggiatura sulla storia di Lionello Balestrieri, e alla grande Monica Vitti protagonista di questo lungometraggio. Ieri sera, davanti ad un gremito pubblico nei Giardini della Sala Polivalente del Comune di Cetona ad aprire questa breve rassegna di 3 serate, 11,12 13 agosto è stato il giornalista e critico cinematografico, nonchè regista, scrittore , autore di film documentari noti a livello internazionale,Mario Sesti, per parlare della commedia italiana e di come sia cambiata dagli esordi fino ai giorni nostri. La commedia italiana è ancora capace di rappresentare vizi e virtù della nostra società? Il Proff Mario Sesti intervistato da Monica Paglicci, già autrice ed intervistatrice di format giornalisti a Cetona, come “l’Edicola del Borgo” e “Conversazioni in una serata di mezza estate al Borgo di Cetona”, ha replicato spiegando che è molto difficile che l’attuale commedia italiana sia in grado di competere con quella sceneggiata dal dopo guerra fino agli 60/70. In quell’epoca attori e attrici stavano in un cinema dove le possibilità delle produzioni, la maestria dei registi, da Monicelli e Giraldi fino a Scola , il talent degli scrittori e sceneggiatori come il grande Maccari , davano un capacità di crescita che purtroppo oggi il cinema italiano offre in misura limitata e quindi chissà una Paola Cortellesi, oggi una tra le attrici comiche più accreditate ,cosa avrebbe potuto fare ai tempi di un Monicelli. Sesti ha però precisato di continuare a credere che ci sia qualcosa nella commedia che appartiene ”al nostro DNA”, citando la sua esperienza da regista, che ci siano delle attrici che potrebbero avere delle risorse notevoli, se avessero il copione giusto , il regista giusto e la produzione giusta ecc. Il ruolo delle donne nella commedia all’italiana è cambiato , ci sono anche dietro la macchina da presa delle personalità femminili che fanno ruotare tutto lo spettro della sensibilità. Se si pensa a Cristina Comencini ad esempio, regista molto abile anche nella commedia ,o alla recitazione , a Paola Cortellesi che per certi versi ha compiuto un maturazione nel genere commedia, quasi a volte da sembrare una sorta di Verdone al femminile. L’intervista si è conclusa con una incitazione al “Viva Il cinema Italiano “ che dopo il periodo della Pandemia sembra aver ripreso in pieno le produzioni di film e di serie. La rassegna curata personalmente da Stefania Scarapozzi Cifarelli della Fondazione Balestrieri insieme a Massimo Mercanti e a Lidia Barillà , rispettivamente Presidente e vice Presidente della Fondazione e promotori del Premio Maccari, prosegue questa sera e domani sera con la visione di altri due film della commedia italiana più attuale: “Se Dio Vuole” (anno 2015) di Edoardo Falcone con Laura Morante e Marco Giallini e “Nessuno mi può giudicare” (anno 2011) di Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi , Raoul Bova e Rocco Papaleo