Cetona : “Un miracolo per l’Italia” è il titolo dell’ultimo libro di Magdi Allam presentato , su iniziativa della ‘Galleria-Libreria Impression’, di Rita Polizzi, per delineare la dura realtà in cui versa l’Italia anche a causa del crollo demografico.”Forse – ha sottolineato lo scrittore-giornalista-politico- siamo l’ultima generazione a chiamarci italiani”

Di Leonardo Mattioli

L’ultima produzione letteraria di Magdi Cristiano Allam, il 17simo libro da lui scritto, dal titolo “Un miracolo per l’Italia”, è piombata ieri sera come un macigno a Cetona durante la presentazione avvenuta nella Chiesta di SS. Annunziata su iniziativa della Galleria-Libreria “Impression” di Rita Polizzi che l’ha promossa. Infatti l’autore che non solo è uno scrittore ma anche un giornalista ed è stato un politico a livello europeo (2009-2014) che nel 2008 si è convertito al cristianesimo e che dal 2003 vive sotto strettissima scorta dopo essere stato condannato a morte da terroristi islamici, in questo libro  rappresenta in modo documentato la dura realtà complessiva in cui versa l’Italia, la valuta criticamente, indica le direttrici di una prospettiva qualitativamente migliore a un pubblico molto attento che poi è voluto intervenire per chiarimenti e anche per muovere rilievi ad alcune sue affermazioni. Nel pubblico, tra gli altri, la regista televisiva  sempre molto attenta a quello che avviene in politica, Mimma Nocelli; i giornalisti Alberto Dentice, Serena Polizzi; alla conduttrice  TV Livia Azzariti (medico) ed alcuni esponenti politici di Fratelli d’Italia come Antonello Niccolucci che è anche capogruppo di minoranza a Cetona ( in pratica, in assenza del sindaco, è stato lui a rappresentare le istituzioni locali) e come Marcello Piscitello presidente del circolo di FDi della vicina Sarteano, Magdi Cristiano Allam è stato chiaro, causa il tracollo demografico  e con il basso tasso di fertilità in Italia rischiamo di “essere l’ultima generazione a poterci chiamare italiani. Siamo destinati a estinguerci. Questa la vera emergenza cui siamo chiamati a fronteggiare”. Di qui il titolo del libro “Un miracolo per l’Italia’: ci vuole appunto un miracolo come avvenne proprio con la caduta dell’impero romano anche lì iniziato con il declino demografico dovuto a ‘una vera pandemia dell’epoca’. Allora , grazie anche a piccole comunità benedettine, si riuscì a recuperare e a salvare i valori e la cultura del nostro paese in piccoli microcosmi. Oggi dobbiamo ‘inventarci’ delle soluzioni adatte al momento contingente sapendo che “una parte del nostro mondo politico considera il problema solo sotto il profilo quantitativo mentre dovrebbe essere affrontato solo sotto quello qualitativo per fare diventare sicuri cittadini italiani, che amano il nostro paese come lo amo io, alcuni degli immigrati che arrivano”. Da ex musulmano (lo è stato fino a 56 anni, ora ne ha 70) Magdi Allam ha dei sospetti ben precisi e si è chiesto : come mai la maggior parte dei migranti è maschio, ha tra i 20 e in 30 anni, è musulmano e, soprattutto chi paga le spese per il loro trasporto verso l’ Italia. “Stiamo assistendo e subendo uno scontro planetario dopo la fine del Mondo bipolare. Stati Uniti, Nato e Unione Europea promuovono – sottolinea -un Nuovo Ordine Mondiale unipolare; scatenano guerre finanziarie, ideologiche, biologiche, psicologiche e convenzionali, con il rischio dell’apocalisse nucleare. In gioco c’è il futuro dell’Occidente, con il venir meno della supremazia del dollaro, lo strapotere della grande finanza speculativa globalizzata, il Mondo sottomesso a un debito incontenibile e inestinguibile, l’orientamento a trasformare l’umano in transumano e la realtà in virtualità tramite la digitalizzazione, robotizzazione, intelligenza artificiale, biotecnologie, manipolazione genetica”. Insomma un libro che invita a una profonda riflessione quello che Magdi Allam, nato al Cairo e cittadino italiano dal 1986, ha presentato ieri sera annunciandone uno prossimo sulla recente guerra tra Israele e Hamas scoppiata quando lui aveva già mandato in stampa la sua ultima fatica letteraria.