Chianciano: invitato a lasciare il gazebo dove dorme di notte, un clochard, immigrato africano, ha aggredito due commercianti  che gli chiedevano di lasciare il giaciglio e una signora cadendo ha battuto la testa. Denunciato , sono stati attivati i servizi sociali.

Di Matteo Giambi Bonacci

Quando lo hanno invitato a lasciare il gazebo del bar sul centralissimo viale della Libertà dove è solito dormire la notte per ripararsi dal gelo dell’inverno, il giovane immigrato africano M. domenica mattina si è risentito e ha aggredito le due commercianti che cercavano di convincerlo a liberare il giaciglio, visto l’arrivo imminente dei clienti di bar ed edicola. Risultato, M. che ha qualche problema di comportamento, ha rovesciato una delle signore che spintonata ha battuto la testa. Sono stati chiamati i Carabinieri ed è scattata la denuncia. Adesso, il Comune ha preso in carico il problema, già comunque attenzionato da mesi, e sono stati attivati gli assistenti sociali. Il ragazzo da tempo infatti staziona sotto la grande pianta di gelso sul viale della Libertà all’altezza dell’unico semaforo della città ed ha trasformato la pianta in una sorta di armadio dove tiene varie buste appese.  Sul web la questione è già stata oggetto di ironia, ma purtroppo si fa presto a finire in tragedia; il giovane M vive in strada  da clochard e durante la giornata trova riparo in sala scommesse, di notte, trova ripari di fortuna. Viaggia in autobus da e per Montepulciano dove staziona al terminal. Preoccupati commercianti e residenti di Chianciano  che convivono con un numero crescente di immigrati, sembra 250. A quelli che vivono nei centri di accoglienza – tre hotel Leonardo, Stella d’Oro e Firenze dove vivono in maggioranza rifugiati ucraini, che si dedicano a questo tipo di business-  si sommano quelli che, avuto il permesso di soggiorno, cercano di non andarsene e di rimanere a lavorare in zona.  Cercano appartamenti in affitto, ormai praticamente introvabili. Alcune decine di immigrati clandestini facevano inoltre capo all’organizzazione di A.M.S, che aveva messo in piedi una organizzazione legata ad un traffico di immigrati cui procurava lavoro in una cooperativa di badanti. S e i suoi stretti collaboratori, fra cui la fidanzata infermiera,  furono arrestati nel marzo scorso dopo una retata della Guardia di Finanza che portò alla luce traffici iniziati dal 2019 e che interessavano circa 300 stranieri che secondo gli investigatori, risultavano alle sue dipendenze in una cooperativa di badanti ma in realtà non lavoravano affatto e che S aveva anche distribuito in appartamenti che lui affittava da ignari chiancianesi. “Avevo 8 nigeriani residenti in casa mia -dichiara una signora chiancianese che vuole rimanere anonima- a mia insaputa. La casa per fortuna in seguito al blitz sono riuscita a liberarla… non le dico in che condizioni l’ho trovata, tutto distrutto a partire dalle porte sfondate a calci e sporca ai limiti della decenza. I mobili erano tutti da buttare. Insomma ho smantellato tutto….I vicini di casa si lamentavano di botte e risse in terrazza, così seppi dell’invasione di africani abusivi” Il blitz condusse i militati anche in alcuni hotels chiusi e abbandonati.