Chianciano: sabato 27 gennaio  seminario per riscoprire pillole di storia tra il Cinquecento e il Seicento in Valdichiana

Tornano i seminari per riscoprire pillole di storia tra il Cinquecento e il Seicento con i suoi personaggi e le storie, spesso poco conosciute, dell’età moderna nella Valdichiana Senese. Il prossimo sabato 27 gennaio  l’appuntamento è a Chianciano Terme, presso la “Sala Fellini”. Sarà nuovamente presentato il volume “Guerra, potere e bellezza nella Val di Chiana Senese (secoli XVI e XVII)  e questa volta si parlerà delle “Chianciano, le distruzioni e la lenta rinascita delle terme”. “Il recente sviluppo alberghiero di Chianciano Terme rende ancora più preziosa una ricerca storica per ridefinire un rapporto con il territorio, una propria dimensione identitaria. Del resto, questo è l’obiettivo del progetto ‘Reveles’: il focus è nel periodo tra Cinquecento e Seicento, punto di partenza per recuperare la memoria, quindi l’anima di una realtà. Chianciano, anche in quel periodo storico, più di altri centri della Valdichiana, ha subìto profonde trasformazioni -afferma l’ideatore del progetto, Simone Marruci –. La guerra di Siena a Chianciano sembra che abbia prodotto la distruzione dell’80 per cento delle abitazioni e la morte di circa tremila persone. La ricostruzione successiva, con le chiese e gli oratori della Controriforma, nonché un tempio frutto della devozione mariana (quello della Madonna delle Rose) ci hanno restituito il centro storico attuale, nel contesto del dominio Granducale sullo “Stato nuovo” di Siena. Nello stesso momento, le terme attraversavano un periodo non proprio brillante”. Di tutti questi aspetti ne anche parleranno Anna Guarducci –  professore ordinario di Geografia presso il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Siena, autrice del doppio volume “Le terme della Toscana dal Medioevo ad oggi. Storia e beni culturali” e Albo Fregoli, appassionato e competente studioso locale, autore del volume, fresco di stampa, “Chianciano tra la Repubblica di Siena e lo Stato Nuovo di Cosimo” .