Chiusi: intervista con il coordinatore della coalizione del centrosinistra Marco Nasorri. “Non mi nascondo – dice –la dialettica dentro la coalizione che è ampia e che richiede capacità di sintesi.Ma la pluralità di pensieri serve anche a rinnovare la politica. Piuttosto sottolineo che alcuni personaggi, che non hanno digerito la sconfitta elettorale, lavorano dall’esterno per dividere la coalizione”

Di Massimo Montebove

Nei primi giorni di dicembre si è costituto il coordinamento politico della Coalizione di ‘Centrosinistra per Chiusi’ che sarà guidato, a rotazione, dagli esponenti dei partiti e dei movimenti che la compongono: Pd, Possiamo Sinistra per Chiusi, Sinistra Civica Ecologista, Psi e M5s. L’attuale coordinatore è Marco Nasorri, volto noto del mondo politico chiusino e senese, esponente della Sinistra Civica Ecologista. Lo abbiamo intervistato.

D.Nasorri, siamo a fine anno. Facciamo un primo bilancio di questi 3 mesi scarsi di vita della coalizione e della nuova giunta. Una coalizione dove qualche polemica interna non manca. Sbaglio?

R.“Non mi nascondo. La dialettica all’interno di una coalizione ampia richiede impegno e capacità di sintesi. Ma siamo anche convinti che la pluralità di pensieri possa costituire una leva decisiva per ben governare e rinnovare la politica. Piuttosto sottolineo come taluni personaggi lavorino dall’esterno per dividere la coalizione..”

D.Le ultime dichiarazioni del consigliere regionale Stefano Scaramelli hanno lasciato il segno?

R.“Mi limito a osservare come alcuni personaggi, che evidentemente non hanno ancora digerito il peso della sconfitta elettorale, stiano cercando di tornare protagonisti sulla scena politica locale, sperando nella divisione della coalizione di maggioranza e provando a delegittimare alcune componenti della stessa. Di certi ‘protagonisti’ Chiusi non sente il bisogno, ma avrebbe necessità di persone autorevoli che si occupassero ad ogni livello dei problemi di area”.

D.Torniamo alla Coalizione di Centrosinistra. E’ stata condivisa da tutti la scelta dell’Amministrazione di prorogare l’attuale CdA della Fondazione Orizzonti?

R.“Assolutamente sì. C’è stato un lavoro condiviso con l’Amministrazione e sarà anche costituito un gruppo di lavoro per ragionare, insieme alla città, del futuro della Fondazione stessa e se può essere lo strumento per realizzare una nuova politica culturale a Chiusi”.

D.Veniamo al bilancio 2022 che deve essere approvato entro fine anno. Ci saranno problemi?

R.“No. In questo momento la priorità è data dall’approvazione del bilancio 2022. Con le elezioni comunali avvenute solo a ottobre, approvarlo non sarà semplice, considerato che abbiamo ereditato un bilancio con diverse criticità. Siamo di fronte a un bilancio che possiamo definire esaurito, nel senso che non ci sono risorse per potere prevedere investimenti e interventi significativi per il prossimo anno. Lavoreremo insieme all’Amministrazione per poter migliorare il quadro complessivo il più possibile, anche cogliendo l’occasione dei finanziamenti messi a disposizione a tutti i livelli. Non a caso sul piano politico il Coordinamento sta lavorando per riprendere un confronto sulla nuova programmazione territoriale, sulla situazione della sanità e sul futuro dei Comuni, alla luce anche dei provvedimenti governativi del Dl Concorrenza”.

D.Come vede il presente, ma soprattutto il futuro di questa coalizione?

R.“Questa coalizione nasce soprattutto dagli errori commessi in molte scelte di governo e dalla politica fatta nell’ultimo decennio che ha portato a divisioni, rottamazioni e personalismi. In questo senso gli elettori con il loro voto hanno espresso un giudizio molto chiaro. Ci pare altrettanto significativo che l’azione amministrativa sia improntata a un lavoro costruttivo e non ad un atteggiamento di semplice ‘smantellamento’ delle cose ereditate. Ciò non vuol dire seguire la linea di una sterile continuità, bensì adottare un metodo di valutazione attento. Nell’ottica cioè di procedere verso un effettivo cambiamento, innanzitutto nei metodi, più aperto e collegiale e allo stesso tempo, guardando al merito delle scelte effettive che verranno fatte”.