Chiusi: vandalizzate ai lavatoi di Porta Lavinia due foto della mostra fotografica di un soldato ucraino del battaglione Azov . Sindaco Sonnini, “si può esprimere il proprio dissenso, è un diritto sacrosanto, purché lo si faccia in modo civile”

Due delle foto della mostra fotografica diffusa nel centro storico di Chiusi, opera di un soldato ucraino del battaglione Azov, ed  esposte presso i lavatoi di Porta Lavinia  sono state vandalizzate da ignoti. Il gesto è stato condannato duramente dal sindaco Gianluca Sonnini che ha avvertito: “si può essere più o meno d’accordo con certe iniziative, si può esprimere il proprio dissenso, è un diritto sacrosanto, purché lo si faccia in modo civile. Atti del genere non servono a niente, rappresentano una mancanza di rispetto nei confronti degli altri, soprattutto verso chi ha impiegato tempo e risorse per la stampa e l’allestimento, ma sono una mancanza di rispetto anche verso se stessi, come membri di una comunità che dovrebbe essere in grado di risolvere i problemi in altro modo.