Città della Pieve: il 2023 sarà l’anno di Pietro Perugino; il comune da il via ai preparativi per i festeggiamenti del cinquecentenario

Nel 2023 ricorrerà il cinquecentenario della morte di Pietro di Cristoforo Vannucci, detto Il Perugino, noto universalmente per aver rinnovato il linguaggio artistico del Rinascimento.
I festeggiamenti a lui dedicati non potevano che svolgersi nella sua Città natia, l’affascinante Città della Pieve che, per omaggiare il suo più celebre figlio, ha dato il via all’ideazione di un ricco evento di rilievo nazionale, coordinato da un Comitato Scientifico ed un Comitato Organizzatore, appositamente istituiti. La notizia è stata anticipata nel cortile di Palazzo della Corgna dal Sindaco Fausto Risini e da Vittoria Garibaldi, uno dei massimi esperti internazionali sul tema, proprio in occasione di un partecipatissimo incontro dedicato al rapporto tra Perugino e Raffaello.  Con sede nel Comune di Città della Pieve, è stata dunque ufficialmente costituita l’Associazione “Petrus de Chastro Plebis 1523-2023”, con l’obiettivo di progettare e sviluppare la notevole iniziativa dedicata al Divin Pittore. L’autorevole Comitato Scientifico, già riunitosi due volte, di cui la prima nel dicembre dello scorso anno e la seconda il 2 settembre  scorso, è coordinato dall’ex Soprintendente di Perugia, già Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Vittoria Garibaldi, ed è composto dal Sindaco di Città della Pieve Fausto Risini; lo storico e giornalista Paolo Scandaletti; lo storico dell’arte e Professore Emerito dell’Università Roma Tre, Bruno Toscano; la Direttrice del KHM, Museum of Art History di Vienna, Sylvia Ferino-Pagden; il Parroco di Città della Pieve, Simone Sorbaioli; lo storico, saggista e docente Mario Tosti; il Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Marco Pierini; il docente di Storia dell’arte moderna all’Università di Perugia Francesco Federico Mancini ed il dott. Valerio Bittarello (segretario). Il Comitato, in questi due primi appuntamenti, ha già avviato l’analisi di alcune specificità del Perugino, il cui stile rivoluzionario fondò un’inedita linea di espressività nella pittura italiana: l’analisi della società in cui è nato e che ha influito nella sua crescita, le esperienze, i panorami ed i sentimenti che l’hanno forgiato come uomo e come pittore. Le due opere che segnarono la svolta nella storia della pittura nazionale sono l’Adorazione dei Magi custodita nell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi e la Deposizione della Croce presso Santa Maria dei Servi – Museo Civico Diocesano, senza contare il suo percorso come Maestro in diverse scuole italiane, tra le altre Firenze, Siena e Roma. Ulteriore elemento di fascino per i ricercatori è che al tramonto del suo straordinario percorso di artista, Pietro Vannucci, fa ritorno nella sua amata terra natia, chiudendo con un cerchio perfetto anche la storia della sua vita.