Grosseto: dimensionamento scolastico e tagli alla scuola pubblica;il Pd provinciale invita i Comuni a votare una mozione in Consiglio

 Lo scorso 13 novembre, a Grosseto, si è svolto un incontro organizzato dalla  segreteria provinciale del PD, sul tema dei tagli ai fondi destinati alla scuola statale e sul dimensionamento scolastico. Argomenti che sono stati affrontati insieme all’onorevole Irene Manzi, capogruppo Pd in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati e Responsabile Istruzione in Segreteria Nazionale PD.  Per dare un seguito all’iniziativa portando la discussione sui territori, la segreteria provinciale di Grosseto del Partito Democratico ha redatto una mozione chiedendo che venga discussa in tutti i Consigli comunali del territorio provinciale.  Secondo il Partito Democratico dietro al dimensionamento scolastico vige una logica esclusivamente economica, che va a penalizzare soprattutto le aree interne e montane. I nuovi criteri di dimensionamento scolastico potrebbero portare, a partire dal 2024/2025 ad un taglio di 700 dirigenti scolastici e DSGA su tutto il territorio nazionale. In provincia di Grosseto potrebbero essere cancellati quattro istituti scolastici.  La legge di bilancio ha previsto inoltre, per il triennio 2023-2025, un taglio di spesa per l’istruzione pubblica dì 4 miliardi e 116 milioni di euro. Al taglio delle risorse sull’istruzione pubblica fa da contraltare un incremento di risorse per le istituzioni scolastiche non statali di oltre 20 milioni di euro in tre anni, in palese contrasto col dettato costituzionale. “Queste scelte sciagurate danno la misura dello scarso valore che il Governo Meloni riconosce alla scuola pubblica – afferma Giacomo Termine()foto) segretario provinciale del Pd di Grosseto – e tutto avviene nell’indifferenza generale, senza un reale confronto con le parti, mentre si sta modificando profondamente il concetto stesso di scuola pubblica, di pari opportunità e di diritto allo studio, senza tenere in alcuna considerazione le conseguenze sociali che tali scelte comportano nei territori più disagiati.”.“Il Partito Democratico considera la scuola pubblica un laboratorio aperto di cultura e crescita umana e sociale, presidio fondamentale di cittadinanza e legalità. – aggiunge Lucia Tosini, responsabile pubblica istruzione e cultura della segreteria provinciale del Partito Democratico di Grosseto –Riconosciamo il ruolo chiave della scuola in un rapporto collaborativo con gli Enti pubblici e privati, soprattutto nei contesti di frontiera, nelle zone montane e più povere, dove un depotenziamento delle istituzioni scolastiche porta con sé inevitabilmente l’emigrazione verso le città, la perdita di servizi e lo spopolamento. Per questo crediamo che sia importante portare la discussione sui territori, e lo vogliamo fare attraverso i Consigli comunali che sono il massimo organo rappresentativo delle comunità locali.”