Montepulciano: il 27 aprile il vescovo mons. Rodolfo Cetoloni presenta il suo ultimo libro “Con gli occhi di Fido”

Sarà l’Auditorium della Banca TEMA di Montepulciano ad ospitare, il prossimo sabato 27 aprile  la presentazione dell’ultimo libro di mons. Rodolfo Cetoloni, già vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ed esperto conoscitore della Terra Santa e delle sue dinamiche. Ad organizzare l’incontro le Parrocchie poliziane, guidate da don Domenico Zafarana e don Pietro Sanivarapu. Saranno proprio loro, alle ore 16.00, ad introdurre la presentazione del testo “Con gli occhi di Fido” edito da Effigi pochi mesi fa. A presentare il testo invece il prof. Andrea Giambetti, direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale scolastica e docente presso i Licei Poliziani.Fido, protagonista involontario di questi racconti del vescovo mons. Rodolfo Cetoloni, è un simpatico cagnolino affrescato da Cristoforo di Bindoccio nel presepe della chiesa di Santa Maria di Campagnatico, nei pressi di Grosseto. È un osservatore muto che assiste alla venuta di Gesù tra gli uomini e contempla il mistero di Dio con gli occhi di chi si accontenta di poco per ricevere il tutto. Il vescovo Rodolfo rilegge questi affreschi e le bellezze artistiche interiorizzandole. Nel corso della presentazione sarà trasmesso un video sugli affreschi del santuario mariano diocesano di Campagnatico.«Siamo molto felici – come comunità parrocchiale di Montepulciano – di ospitare la presentazione di questo testo che ha riscosso ampio successo presso le diocesi della Maremma. Siamo contenti, inoltre, di riavere con noi il vescovo Rodolfo che molto ha lavorato per i nostri paesi e conosce assai bene questo territorio e la sua gente. Abbiamo voluto questo appuntamento nel contesto delle celebrazioni in onore di sant’Agnese Segni, a cui il vescovo Cetoloni è molto legato». Mons. Cetoloni, subito dopo la presentazione del suo libro in programma per le ore 16.00, presiederà la celebrazione festiva del sabato sera alle ore 18.00 nel santuario di sant’Agnese, concelebrata da don Domenico e don Pietro.