Montepulciano: il sindaco Angiolini festeggia ad Acquaviva i 100 anni di Carmela Assunta Calicchio e le consegna una targa

“Poter partecipare ai festeggiamenti di un centenario, rappresentando l’intera comunità, è da sempre per me motivo di gioia, soddisfazione e arricchimento personale”. Così il sindaco di Montepulciano Michele Angiolini  che ha festeggiato nella frazione di Acquaviva i 100 anni della signora Carmela Calicchio, residente ad Acquaviva e da tutti conosciuta, dalla nascita, come Assunta , consegnandole una targa.  “Mi sono ritrovato – ha poi raccontato il sindaco – tra parenti e amici di Assunta e con lei assoluta protagonista, brillantemente reduce da un breve ricovero a Nottola e perfettamente consapevole di quanto sia vivo l’affetto che la circonda”. La festeggiata è nata l’11 agosto 1922 a S.Angelo a Cupolo, comune del beneventano; a 14 anni andò a lavorare a Napoli, in una famiglia “bene”, come bambinaia; poi si è sposata, ha avuto due figlie, Adele, purtroppo scomparsa per malattia quando aveva appena 52 anni, e Lucia, con cui vive oggi ad Acquaviva e che con il marito Nando ha organizzato l’incontro. A dodici anni risale infatti il trasferimento in Toscana con la famiglia, prima a Lucignano, poi ad Acquaviva.” Ho appreso tutti questi dettagli da una delle sorprese della festa e cioè – ha fatto presente Angiolini – una ricostruzione cronologica della vita della centenaria di cui le ha fatto omaggio l’Architetto Massimo Bertone, a me ben noto come funzionario del Comune lì presente, insieme alla moglie  Giustina Orientale, entrambi in qualità di vecchi e affezionati amici di famiglia. Un altro regalo che Assunta ha ricevuto, in questo caso da un cugino, un accurato albero genealogico della famiglia, realizzato con grande cura, anche delle immagini, capace di offrire una visione, a volo d’uccello, dei cambiamenti che ha conosciuto la società italiana. Non è mancata neanche un’originale bomboniera personalizzata, piccolo vezzo che ha aggiunto un tocco leggero, quasi fanciullesco, alla festa. Perché questi (apparenti) dettagli? Proprio per rendere il clima, l’atmosfera, a cui ho accennato più sopra. E in tutto questo Assunta ha mangiato di gusto, ha accompagnato il pasto con un sorso di vino e, come ho potuto poi personalmente verificare, ha brindato insieme a noi con lo spumante e si è concessa anche un bicchiere di chinotto, da sempre la sua bevanda preferita, stappata per l’occasione. La consegna della targa, in occasione della quale ho avuto modo di formulare alla signora le felicitazioni dell’Amministrazione Comunale e della nostra comunità, è stato così – ha concluso –  un altro momento della festa, senza formalismi. E anche sull’applauso che ha fatto seguito al passaggio del riconoscimento, Assunta ha avuto modo di motteggiare spiritosamente”.