Monteroni : a Suvignano riapre la chiesa della tenuta confiscata alla mafia. Presidente  Regione Giani :” per la rinascita servono tutte le istituzioni”. On. Michelotti (Fdi),”l’attenzione del governo di Giorgia Meloni, alla lotta alla criminalità, è massima e costante ad ogni livello”

Per il futuro della tenuta di Suvignano è importante creare sinergie con lo Stato, affinché il governo possa iniziare a dare una mano dal punto di vista economico. E’ il messaggio che la Regione Toscana, attraverso il presidente della giunta Eugenio Giani, ha rivolto questa mattina alle istituzioni nazionali che hanno fatto visita alla tenuta in occasione di un nuovo importante passaggio del percorso di rinascita del bene più importante mai confiscato alle mafie nel centro-Italia: la riapertura al culto della cappella di Santo Stefano, piccolo edificio dedicato alla preghiera che accompagna da sempre la storia di questa immensa tenuta inserita tra le colline di Monteroni d’Arbia e Murlo.Il presidente è intervenuto nel corso della tavola rotonda dedicata a lavoro e agricoltura, che ha preceduto la celebrazione della Santa Messa per salutare il ritorno al culto della chiesetta. All’incontro hanno preso parte tra gli altri la presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo  , la sottosegretaria all’interno Wanda Ferro, il cardinale e arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino Augusto Paolo Lojudice, oltre alla vicepresidente della Regione (con deleghe all’agricoltura), l’assessore regionale alla legalità, i vertici di Ente Terre, l’agenzia in house dell’amministrazione toscana a cui è affidata la gestione della tenuta. Il presidente, esprimendo soddisfazione per la ripresa delle funzioni religiose nella cappella, ha ribadito l’impegno della Regione per il rilancio della tenuta. Ha ricordato la recente presentazione dell’Ostello della legalità, finanziato con risorse regionali, che presto avvierà le attività ricettive facendo da punto-tappa per ragazze e ragazzi impegnati contro le mafie e per turisti appassionati di cammini lungo la via Francigena. Occorre creare, secondo il presidente, una sempre maggiore integrazione tra le attività di formazione che oggi si svolgono per consolidare la cultura della legalità e l’impegno antimafia, il turismo, l’agricoltura, in modo da dare il senso di un luogo che diventa fonte di civiltà, di lavoro, incontro tra i giovani. Il deputato senese di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti (foto) ha ringraziato la Presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo e il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro per aver partecipato , nella Tenuta di Suvignano, alla tavola rotonda: ‘La destinazione delle aziende agricole confiscate e la legalità del lavoro in agricoltura’. “I due esponenti della maggioranza di governo – ha sottolineato Michelotti -hanno mostrato grande attenzione alla realtà del senese, una delle più grandi confiscate alla mafia – oltre 630 ettari – e che può ancor di più essere oggetto di grandi processi di riqualificazione e di riorganizzazione, con ricadute occupazionali, legate alla valorizzazione del nostro Made in Italy agricolo. L’attenzione del governo di Giorgia Meloni, alla lotta alla criminalità, è massima e costante ad ogni livello. Il definitivo rilancio di grandi aziende come la Tenuta di Suvignano, può rappresentare ancor di più il simbolo della vittoria della legalità contro le mafie”.