Perugia: “salta” la prossima edizione di Eurochocolat per le restrizioni imposte con la nuova ordinanza anti-covid

La prossima edizione di Eurochocolat prevista a Perugia dal 16 al 25 ottobre  non si farà. Lo hanno annunciato gli organizzatori dopo aver letto l’ultima ordinanza della regione Umbria che prevede restrizioni particolarmente inicisive contro il contagio da Covid.” Abbiamo lavorato fino all’ultimo secondo possibile per cercare di realizzare in sicurezza e con un format profondamente rivisitato- spiegano gli organizzatori  –  la 27esima edizione di Eurochocolate. L’Ordinanza emanata ieri sera dalla Regione Umbria, che qualcuno ha già ribattezzato “Ciockdown“, prevede tuttavia delle restrizioni particolarmente incisive, quali ad esempio quelle relative alla durata dell’evento (da 10 a soli 4 giorni) e alla capienza massima (500 persone). Queste rischierebbero di trasformare il nostro evento in un serio problema di ordine pubblico che non intendiamo minimamente far ricadere sulla Città di Perugia e i suoi cittadini, sui nostri tantissimi fan e sulle forze dell’ordine già impegnate su più fronti. Fermo restando il tema della sicurezza, rimane difficile comprendere come sia stato possibile immaginare dagli estensori dell’ordinanza, con queste restrizioni, la sostenibilità economica di un evento come Eurochocolate. A soli sette giorni dalla data di inizio, tutto ciò ci costringe quindi a prendere atto che l’Ordinanza regionale certifica, in pratica, l’impossibilità di organizzare la prossima edizione di Eurochocolate”. Gli organizzatori si sono augurati che “il Governo centrale, grazie anche agli stimoli che speriamo possano arrivare dalle Amministrazioni locali, possa finalmente dedicare la giusta attenzione al settore Turismo/Eventi/Fiere, sostenendolo in questa emergenza con misure straordinarie. L’annunciata estensione della CIG oltre il 31 Dicembre 2020 dovrebbe essere considerata solo un tassello di un mosaico ben più articolato di tutele che devono essere messe in campo e che devono prevedere azioni ben più incisive di quelle già previste nei precedenti Decreti, se si vuole affrontare e superare una crisi mai vista in precedenza”.