Piancastagnaio: acqua potabile o non potabile? A Piancastagnaio è polemica dura sui dati di inquinamento sfociati nell’ordinanza di non potabilità emessa dal sindaco l’altro pomeriggio

di Massimo Cherubini ( da La Nazione del 3 marzo)

Acqua potabile o non potabile? A Piancastagnaio è polemica dura sui dati di inquinamento sfociati nell’ordinanza di non potabilità emessa dal sindaco l’altro pomeriggio. Il perché è nelle analisi che, secondo quelle eseguite dalla Asl, hanno evidenziato una presenza di arsenico sopra i limiti previsti dalla legge. Per questo una trentina di famiglia, che abitano in località periferiche del paese amiatino, possono utilizzare solo acqua che gli viene fornita dalle autobotti. Quella che esce dai rubinetti non “è potabile”. Il sindaco Luigi Vagaggini si era detto convinto di poter revocare l’ordinanza già dalla tarda mattinata di ieri. Quando, per la cronaca, gli esami sulle acque che alimentano le zone di Pietralunga, Capannacce, Casetta, Tre Case e Buca di Rocco, sono state ripetute,  dall’Acquedotto del Fiora tutto sembrava poter tornare alla normalità. Il risultato, infatti, è stato oltremodo rassicurante: sulle acque la presenza di arsenico, secondo le analisi del Fiora, è di 2,1 microgrammi ben al di sotto dei dieci che la legge stabilisce come limite. Ben sotto ai dodici che sono risultati dalle analisi che hanno portato alla ordinanza di non potabilità.In accordo con l’amministrazione comunale di Piancastagnaio abbiamo predisposto- si legge nella nota del Fiora- delle nuove analisi. Il responso, arrivato il 2 marzo ha dato, come risultato, una concentrazione di arsenico ben al di sotto dei parametri di legge e perfettamente in linea con il dato “storico” di tale zona. Pertanto, considerato che i prelievi effettuati sia prima che dopo concordano nei risultati (prelievo del 25 febbraio 1,9 microgrammi per litro – prelievo dell’1 marzo 2,1 microgrammi per litro), il gestore ipotizza che il “fuori norma” rilevato possa essere imputabile a un errore di analisi e che forse sarebbe stato opportuno ripetere tali analisi urgentemente, visto che lo storico non aveva mai evidenziato presenze significative di arsenico.”.I dirigenti dell’Acquedotto si scusano con i cittadini ma “ attaccano” chi, in questo caso i competenti dipartimenti della Asl, non hanno ripetuto,”con l’urgenza del caso” le analisi. Molto più duro il sindaco di Piancastagnaio che attacca chi “non si è sottratto a fare sciacallaggio. E’ stato detto che il problema è legato alla geotermia. No, non è così. Chi dice queste cose fa sciacallaggio politico. Il problema è un altro: la società che gestisce il servizio idrico ha ripetuto, con solerzia, le analisi, la Asl- dalla quale dipende la revoca, o meno, della mia ordinanza no Perché?” L’interrogativo è destinato a provocare polemiche anche perché la direzione del servizio competente è stata decentrata a Torrita di Siena.