Piancastagnaio: al via il “Crastatone”, la ‘regina” delle feste della castagna dell’Amiata. Giunta alla 54° edizione è la più antica festa della castagna d’Italia
Di Giuseppe Serafini
La grande statua in cartapesta realizzata sulla figura del logo dipinto tanti anni fa dal professor Marco Giubilei , simbolo della tradizionale raccolta della castagna a Piancastagnaio, è nuovamente fuori dalla porta del paese a ricordare ai tanti turisti ed ospiti di passaggio in paese che è iniziata dopo quasi due anni di forzata sospensione la cinquantaquattresima edizione del “ Crastatone “, la festa più antica d’ Italia in onore della castagna. Come sempre saranno l’ amministrazione comunale , la Pro Loco e soprattutto le quattro contrade del paese, (Castello, Coro, Borgo, Voltaia) ad animare le tre giornate e mezzo di iniziative culturali, ricreative , gastronomiche all’ interno del centro storico Pianese in questa festa della ripresa dopo il covid e le drammatiche vicende legate alla diffusione della pandemia mondiale. Sarà soprattutto il ‘Crastatone’ della sicurezza per garantire , attraverso seri protocolli di controllo , uno svolgimento sereno con percorsi nei vari punti del paese mirati ad ottenere il massimo della tranquillità rispetto alle possibili situazioni allarmanti. L’ amministrazione comunale ha voluto infatti, attraverso il servizio affidato a uno specifico corpo privato di vigilanza , monitorare la festa che si concluderà lunedì 1 novembre . Ingresso dunque con green pass, prenotazione obbligatoria per pranzi e cene nelle sedi di contrada e per merende nelle antiche cantine del centro storico . Stop a concerti e manifestazioni all’ aperto ma musica per le vie con filo diffusione e soste presso i bracieri e i padelloni negli angoli e nelle piazzette di contrada per gustare le caldarroste. E poi ancora mercatini di antiquariato ,mostre d’ arte visite guidate ai principali monumenti del paese ,convegni e conferenze. La festa del Crastatone venne istituita verso la metà degli anni sessanta in omaggio alla castagna e la raccolta che per secoli ha dominato la vita, la cultura, e soprattutto l’ economia non solo del paese ma dell’ intera montagna Amiatina. La data che ancora oggi viene scelta per la sagra è quella più vicina al tradizionale ponte di Ognissanti. Anche perché lo spopolamento del paese ,all’inizio degli anni sessanta dovuto alla forte emigrazione legata alla crescente disoccupazione , riuniva appunto nel ricordo dei defunti tanti paesani che ritornavano in paese per qualche giorno. Il termine ‘Crastatone’ venne scelto in omaggio alla “ Crastata” ,la classica caldarroste, o castrata, operazione di taglio laterale che viene fatto ancora oggi per evitare lo scoppio e la polverizzazione della castagna stessa nella padella.” Sarà un Crastatone bellissimo- ha commentato l’ assessore al turismo ,sport e cultura Roberta Sancasciani- anche in virtù di queste meravigliose giornate di sole che ci riportano alla normalità della più bella festa di Piancastagnaio assieme al Palio. Ma sarà anche una festa rigorosamente in sicurezza come stabilito nelle nostre riunioni operative. Come assessorato alla cultura abbiamo organizzato un grande momento dedicato alla storia del nostro Palazzo Bourbon del Monte. È il monumento più importante del paese- ha ricordato la dottoressa Sancasciani- ed è particolarmente nel cuore dell’ amministrazione comunale Pianese”.