Pienza e Trequanda deposito per scorie nucleari; capogruppo regionale Scaramelli (Italia Viva), “follia mettere le scorie in Toscana. Sarebbe un crimine”. Annunciata mozione in consiglio regionale

“Follia anche solo pensare di individuare un sito di scorie radioattive e nucleari a Pienza. Pienza è un sito UNESCO e con la Val d’Orcia sono Patrimonio dell’Umanità. Serve dire No e fermare tutto. Non si può accettare che venga commesso questo ‘crimine ambientale’ contro il nostro territorio”.  A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e Capogruppo di Italia Viva, sull’elenco delle 67 zone che potranno potenzialmente ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani, pubblicato da Sogin.  Nell’elenco Pienza e Trequanda sono addirittura in zona A fra le fasce A, B e C, ovvero nella cerchia dei primi 23 siti più idonei sulle 67 zone che potrebbero ospitare scorie radioattive. “Forse alcuni non sanno – continua Scaramelli – che Pienza è patrimonio UNESCO, simbolo e cuore non solo delle terre di Siena ma della Toscana. Nella Valdorcia nascono le migliori produzioni agricole del Belpaese. Un territorio che per cultura, paesaggio, architettura, storia è patrimonio mondiale. Fermatevi prima di fare altri danni. Lanciamo una petizione affinché – continua Scaramelli – la sostenibilità ambientale sia al primo posto. Stiamo predisponendo anche una mozione per chiedere che la Regione Toscana si attivi nei confronti del Governo per tutelare lo sviluppo sostenibile, culturale e paesaggistico della Toscana tutta, scongiurando questo pericolo”. Insieme a Pienza e Trequanda, infatti, c’è anche il cuore della Maremma nell’elenco dei rifiuti nucleari con Campagnatico.