San Casciano dei Bagni: iniziata la seconda campagna di scavo archeologico alla ricerca delle antiche terme etrusche e romane. icercatori delle Università di Siena, Pisa e Sassari alla ricerca di uno dei più importanti santuari dedicati all’acqua di epoca etrusco romana. Gli scavi fino al 31 luglio

E’ iniziata la seconda campagna di scavo archeologico alla ricerca delle antiche terme romane a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena. Le indagini, in concessione al Comune di San Casciano del Bagni dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, sono partite nell’aprile dell’anno scorso da un progetto scientifico nato in collaborazione con la Soprintendenza ABAP di Siena, Grosseto e Arezzo e con ricercatori di Siena, Pisa, Dublino e Cipro. Quest’anno il team, con la direzione del Dr. Emanuele Mariotti, coinvolge anche studenti delle Università di Siena, Pisa e Sassari che, fino al 31 luglio 2020, indagheranno l’area attigua al Bagno Grande, il luogo simbolo della stazione termale i cui miti riportano alle divinità di Apollo, Esculapio ed Egeria, unite dal culto dell’acqua, i cui nomi già sono stati rinvenuti in epigrafi in quest’area a sud della provincia di Siena. L’indagine dell’area di Bagno Grande (conosciuta anche dai tanti frequentatori nazionali e non delle terme libere), in uno dei più imponenti santuari dedicati all’acqua di epoca etrusco-romana del territorio (quando l’aspetto del culto, quello medico o ludico non erano così distinti ma costituivano un tutt’uno) e luogo strategico, di confine, tra le due potenti città stato di Orvieto e Chiusi, punta alla comprensione dello sviluppo dell’antico complesso santuariale e termale di San Casciano dei Bagni, nell’area prospiciente le vasche del Bagno Grande; un patrimonio storico-archeologico rimasto per secoli sepolto che potrebbe essere fonte di arricchimento documentario e un valore inestimabile per la collettività. “Siamo contenti di poter tornare a scavare l’area del Bagno Grande anche quest’anno – afferma il Sindaco Agnese Carletti -. Il progetto ha l’ambizioso obiettivo di riqualificare quest’area partendo dal suo passato e quindi riportando alla luce i resti delle antiche terme per far emergere l’antico splendore di questo territorio. La volontà di questa Amministrazione Comunale in continuità con quelle passate è infatti proprio quella di ricostruire puntualmente la nostra storia per garantire le prospettive del nostro futuro in termini di arricchimento del patrimonio culturale e dell’avanzamento della ricerca archeologica in questo ambito. Una collaborazione quella tra il Comune di San Casciano dei Bagni ed i ricercatori delle singole Università italiane che, sotto la supervisione attenta della Soprintendenza, può contribuire alla riscrittura della storiografia locale e arricchire le conoscenze sull’antico popolo etrusco e romano che qui hanno vissuto e prosperato”.“L’importanza di questo scavo in concessione”– ha dichiarato il Soprintendente Andrea Muzzirisiede nel lungo percorso intrapreso di tutela del patrimonio archeologico e paesaggistico di questa eccezionale valle, caratterizzata fin dall’antichità da una frequentazione legata al potere delle acque calde. Lo scavo archeologico è infatti il coronamento di una lunga progettazione, nata attorno al santuario termale di età etrusco-romana del Bagno Grande e alla sua cornice paesaggistica. Un sogno che il Comune di San Casciano dei Bagni ha coltivato da molti anni, a partire dagli scavi della necropoli di Balena, fino all’apertura delle Stanze Cassianensi, e che la Soprintendenza ha accompagnato nella consapevolezza che un luogo pubblico così eccezionale possa trovare nelle stratigrafie che emergono – e che anche quest’anno verranno certamente alla luce – una cornice superba di  narrazione identitaria per la comunità di San Casciano dei Bagni e per i tanti turisti che visitano questo luogo unico nel suo genere”, Gli scavi sono diretti dal Dr. Emanuele Mariotti, archeologo individuato dal Comune di San Casciano dei Bagni per i lavori di scavo, con la supervisione  del Dr. Jacopo Tabolli, funzionario archeologo della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggi per le province di Siena, Arezzo e Grosseto.