San Casciano dei Bagni : l’ex ministro della transizione ecologica Cingolani ‘apre’ la stagione degli incontri de ‘La Terrazza’. Sul cambiamento climatico ha avvertito che adottare misure di contenimento aiuta ma non può essere l’unica soluzione. Le energie rinnovabili come l’eolico o il fotovoltaico sono una leva di un possibile paniere di soluzioni.

“Negli ultimi due secoli abbiamo modificato l’habitat creando un problema. Maggiore consumo di elettricità che vede una maggiore presenza di anidride carbonica e il conseguente ‘effetto serra’.”. Così Roberto Cingolani, già Ministro per la Transizione Ecologica del Governo Draghi  e ora Ad di ‘Leonardo’ ha voluto ricordare l’attuale situazione per fotografare la crisi climatica che stiamo attraversando di fronte a un pubblico molto attento arrivato a San Casciano dei Bagni per una vera e propria ‘anteprima’ degli incontri promossi dall’associazione ‘La Terrazza” ideata e guidata da Federica Damiani , giornalista-manager, proprio per portare il piccolo borgo di cui è nativa all’attenzione nazionale e internazionale con questi confronti a tutto campo con personaggi (dal mondo ella cultura a quello politico ,dallo spettacolo alla finanza e all’ecologia etc.)che lo vivono o lo frequentano comunque .“Dal punto di vista della fisica è sbagliato affermare che esista – ha avvertito Cingolani dopo il salut o della sindaca Agnese Carletti -una soluzione universale. La transizione ecologica non è un processo uguale per tutti”.  Intervistato da Helga Cossu, giornalista economica di Sky, Cingolani  ha presentato il suo libro ‘Riscrivere il futuro, la transizione ecologica equa e accessibile’ ed. Solferino, i cui proventi andranno interamente al Gaslini di Genova.  L’ex ministro ha risposto alle domande da tecnico illustrando la fotografia attuale della crisi energetica e climatica in relazione agli assetti geopolitici e raccontando quali potrebbero essere i prossimi step di una ipotetica roadmap fino al 2030. “Negli ultimi 150 anni la popolazione mondiale è passata da 1 miliardo a mezzo a 8 miliardi e se in precedenza, dall’homo sapiens in poi, abbiamo convissuto in equilibrio col sistema, negli ultimi due secoli – ha insistito -abbiamo modificato l’habitat creando un problema”. Maggiore consumo di elettricità che vede una maggiore presenza di anidride carbonica e il conseguente ‘effetto serra’. Per lo scienziato il mondo va a tre velocità. I Paesi sviluppati contano 1 miliardo di abitanti, i Paesi emergenti 3 miliardi e mezzo e questi da soli producono il 50% di Co2globale e infine abbiamo 3 miliardi e mezzo abitanti nei Pesi sottosviluppati che non hanno neanche l’elettricità. Quindi adottare misure di contenimento aiuta ma non può essere l’unica soluzione. Le energie rinnovabili come l’eolico o il fotovoltaico sono una leva di un possibile paniere di soluzioni. Lo stesso vale per l’utilizzo delle auto elettriche. Ogni risposta  al problema ha una conseguenza negativa, che sia il consumo del suolo o le batterie al litio. Cingolani, da ministro, ha gestito, come è stato ricordato, l’emergenza energetica per il nostro Paese. L’Italia dipendeva per il 40% dalla Russia. Un errore per tre motivi, secondo Cingolani, per l’inquinamento prodotto nel trasporto, per aver ucciso l’industria italiana e per aver contribuito a rimanere sottoscacco di altri Paesi. Soprattutto sapendo che l’Italia ha le infrastrutture necessarie per produrre energia. Cingolani ha anche un altro merito, quello di aver contribuito a far siglare in Europa il pricecap del gas. N L’ex ministro infine ha  promesso di tornare in visita ufficiale ad Abbadia San Salvatore nella sede della Leonardo dopo il 15 giugno quando verrà presentato il piano strategico.