San Casciano in Val di Pesa: il 7 aprile  800 figuranti pronti a sfilare per lo spettacolo del Carnevale medievale Sancascianese

Ancora una volta, e in una forma più affabulatoria delle edizioni precedenti, torna ad animare vie e piazze del centro storico di San Casciano in Val di Pesa, comune del Chianti tra i più suggestivi, il Carnevale Medievale Sancascianese, in programma domenica 7 aprile. La grande parata che farà sfilare circa 800 figuranti in costume medievale e accenderà i riflettori sulle originali rappresentazioni teatrali, scritte, dirette e messe in scena da Gallo, Cavallo, Giglio, Leone e Torre, è nel momento clou della propria stagione creativa. I carri sono agli ultimi ritocchi, decine di contradaioli sono all’opera nello spazio del capannone del Ponterotto, atelier condiviso da tutte e cinque le Contrade. “Quest’anno, giunti all’edizione numero dodici, – fa sapere Ilena Cappelli, presidente dell’Associazione Contrade Sancascianesi – abbiamo puntato sul potenziamento dell’offerta artistica, abbiamo compiuto uno sforzo nell’arricchire il programma degli eventi e delle attività che si svolgeranno nell’arco dell’intera giornata, dalla mattina fino al tramonto”. Il Carnevale Medievale Sancascianese apre infatti i battenti alle ore 11 e con un palinsesto variegato dedicato a cittadini, visitatori e famiglie, si prepara a compiere un tuffo a ritroso nel tempo in cui le atmosfere medievali saranno accentuate dalla presenza di mercatini, intrattenimenti, giochi, musica, stand gastronomici e performances ispirati all’anno Mille. “Saranno tanti i punti di interesse della nostra spettacolare rievocazione che farà partire la sfilata alle ore 15 – continua – l’occasione di divertirsi si esprimerà in mille forme, per questa edizione, ormai alle porte, la manifestazione vuole catturare l’attenzione dei più giovani e interagire con le bambine e i bambini attraverso giochi, spettacoli e tanta allegria”.“Il Carnevale medievale Sancascianese è una delle operazioni culturali che, da amministratore comunale, mi rende più fiero – sottolinea il sindaco Roberto Ciappi – ne ho promosso la nascita diversi anni fa e, grazie al supporto delle tantissime cittadine e cittadini che ancora ringrazio di cuore, l’ho visto crescere, svilupparsi, rafforzarsi in termini sociali e culturali, la messa in rete di tanti sentimenti, emozioni, talenti e passioni ha fatto fiorire questo seme che oggi ci regala uno spettacolo straordinario, artistico e artigianale, frutto della cultura del volontariato che ha radici forti e lunghe nel nostro territorio”.  

LE CINQUE CONTRADE IN SCENA

Le cinque contrade si preparano a stupire con i loro allestimenti spettacolari, partendo dai copioni, frutto di vere e proprie mini opere drammaturgiche scritte e dirette dai capicontrada, per giungere alla realizzazione scenografica che incornicia e valorizza le interpretazioni teatrali. E ogni anno tirano fuori dal cappello la magia di una storia, la forza vitale un personaggio, il fascino di un tema, un concetto rielaborato in modo da costruire parallelismi e analogie con la contemporaneità. Scopriamoli uno ad uno. Il sipario del Cavallo, diretto da Andrea Paliotto, si alzerà sulla figura di un grande protagonista del Medioevo, Leonardo Pisano, detto Fibonacci, il grande matematico che importò in Europa i numeri indo-arabi, cifre che costituirono la base dello sviluppo della matematica attuale, simbolo di unione tra i popoli e pace. Il Gallo, condotto da Larissa Frosali, punta la sua scommessa per la vittoria sul destino di un celebre personaggio femminile della storia medievale. E’ Pia de’ Tolomei la cui vita viene ripercorsa dalla contrada perché sia testimonianza, insegnamento, riflessione per le donne del presente. Anche la Contrada del Giglio, le cui redini sono affidate a Melissa Zampoli, sceglie di esibirsi affidando le chiavi della narrazione medievale al percorso di una donna, in bilico tra storia e leggenda. E’ Ginevra degli Almieri, la donna che visse due volte. Di tenore diverso è la rappresentazione firmata dal Leone, contrada vincitrice della scorsa edizione, capeggiata da Alessio Batistini, che proporrà una versione travolgente ricca di sfumature e richiami ai temi sociali contemporanei del Tumulto dei Ciompi. La rivolta popolare che ebbe luogo a Firenze nel 1378 offre al Leone l’opportunità di portare in scena temi quali cambiamento, identità collettiva, voglia di un mondo nuovo, libero e promotore e attuatore di diritti. Per la Torre sarà Letizia, una giovane donna nata dalla penna dei contradaioli e liberamente ispirata alle figure femminili del passato, a rappresentare l’intensità e la profondità del messaggio che la Contrada, diretta da Andrea Castrucci, intende lanciare soprattutto alle nuove generazioni: “siate ciò che scegliete di essere!”. Un inno al valore dell’identità, qualunque essa sia, libera da vincoli e gabbie di natura sociale e culturale, che vuole afferma il nostro più autentico essere.