San Giovanni d’Asso: “Un Tartufo per la Pace 2021” va al Ct della Nazionale paralimpica di fioretto, Simone Vanni

Ultimo week end (20 e 21 novembre) con la Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi a San Giovanni d’Asso caratterizzato, come da tradizione, dal premio internazionale “Un Tartufo per la Pace”. Il premio viene conferito ad organizzazioni o personaggi ‘di eccellenza’ che si sono distinti per l’impegno nella difesa dei diritti fondamentali delle persone. Quest’anno il riconoscimento va a Simone Vanni, Commissario Tecnico paralimpico della nostra Nazionale di fioretto a Rio 2016 e Tokyo 2020. Il tecnico azzurro ha condotto Bebe Vio alla doppia medaglia d’oro individuale e la squadra femminile al bronzo in Brasile e all’argento in Giappone. Il Ct guiderà la nostra Nazionale anche al prossimo appuntamento paralimpico. “Abbiamo pensato a Simone Vanni – spiega il Vicesindaco di Montalcino, Angelo Braconi – Per il suo doppio impegno sia nel lavoro come uomo delle forze dell’ordine al servizio della propria comunità, sia nello sport, come atleta e poi come Ct al servizio degli atleti paralimpici che ha guidato a successi mondiali. Un campione nello sport e nella vita”.La cerimonia di consegna del premio si svolge il pomeriggio di domenica 21 novembre, alle 18, nella Sala del Camino del Castello Pannilini a San Giovanni d’Asso (Montalcino). Simone Vanni nelle ultime paralimpiadi di Tokyo ha guidato Bebe Vio a bissare il successo di Rio nel fioretto femminile individuale. Con la squadra femminile, composta da Loredana Trigilia e Ionela Andreea Mogos, insieme a Bebe Vio, ha conquistato l’argento cedendo solo in finale alla Cina 45-41. Il Ct è stato anche un fiorettista italiano di grande successo. Nel 2002 è stato campione del mondo individuale di fioretto (titolo vinto nella competizione a squadre anche nel 2003 e nel 2009) e nel 2004 si è laureato campione nella competizione a squadre delle Olimpiadi di Atene 2004. Simone Vanni, dal 2014, è anche agente di Polizia a bordo delle Volanti della questura di Pisa, sua città natale, abbinando l’attività con la Nazionale paralimpica al lavoro al servizio della propria comunità.