Sarteano: consigliere di minoranza Ugo Pansolli , spiega i motivi per i quali ha disertato la riunione del Consiglio Comunale del 30 giugno scorso

Dal consigliere comunale di minoranza di Sarteano Ugo Pansolli riceviamo e pubblichiamo

“ Ieri sera, 30 giugno 2021,  come già in passato si è ripetuto, i Consiglieri di Opposizione si sono visti costretti a disertare il Consiglio Comunale, tenutosi alle ore 21,00, il cui Ordine del Giorno costava di ben  13 punti, di importanza basilare per i diritti e per le tasche dei Cittadini Sarteanesi;  Consiglio, tenutosi in seduta STRAORDINARIA E PUBBLICA.  Per chiarezza di esposizione, occorrerà rendere edotti i Cittadini che lo Statuto Comunale Sarteanese dispone, al fine di disciplinare lo svolgimento legale del Consiglio , precisi termini di convocazione, a seconda che lo stesso Consiglio si tenga in seduta Ordinaria o Straordinaria.  I termini appena ricordati debbono essere computati in giorni LIBERI ED INTERI: vale a dire che la data di consegna della convocazione e la data di svolgimento del Consiglio non debbono essere calcolati nel conteggio dei giorni, con la conseguenza secondo la quale, ad esempio, se il Consiglio, in seduta ORDINARIA, si tiene il giorno 10 luglio, la convocazione dovrà pervenire ai Consiglieri – CON LA RELATIVA DOCUMENTAZIONE, di qualsiasi genere – entro e non oltre il giorno 3 luglio (cinque giorni liberi), mentre se la seduta è STRAORDINARIA, entro e non oltre il 5 luglio  (tre giorni liberi).  Ora, nel caso del Consiglio Straordinario di ieri, mercoledì 30 giugno, il cui OdG era formato da ben 13 punti di straordinaria importanza,  la convocazione è stata inoltrata e completata alle ore 12,33di venerdì 25 giugno, a mezzo posta certificata, nel rispetto dei tre giorni liberi, da statuto, seppur con il sabato e la domenica in mezzo (!!!), per il Consiglio del 30 giugno u.s., il cui OdG era composto, torno a ripetere di ben 13 PUNTI di  straordinaria importanza.  Lascio agli eventuali lettori ogni considerazione al riguardo, senza, tuttavia, omettere di precisare che lo Statuto del Comune di Sarteano dispone che le convocazione debbono essere fatte ALMENO tre o cinque giorni liberi, a seconda dei casi, ma, per certo non impone di farle, come da sempre accade, l’ultimo giorno utile, il cui scopo sfugge alla normale comprensione, a meno che non si intenda, in tal maniera, mettere in seria difficoltà la Minoranza, considerato che quest’ultima, come è facilmente comprensibile, ne è al corrente molti giorni dopo della Maggioranza, la quale convoca il Consiglio ed ha a portata di mano i documenti a sostegno di ciò di cui si discute.  Tale rilievo avevo, tanto ripetutamente, quanto vanamente, io stesso, insieme ai Colleghi di Opposizione, provveduto a formulare, chiedendo, per rispetto di tutti, me compreso, che spessissimo mi sposto, per motivi professionali,  da Sarteano a Roma e viceversa, di non ricevere le comunicazioni, sempre e volutamente, l’ultimo giorno utile; il tutto nell’ottica dell’interesse collettivo, onde poter compere un lavoro di disamina e di ricerca dei documenti ( documenti che, si badi, non vengono allegati alla convocazione ma, semplicemente, viene indicato ai Consiglieri ove ricercarli) decisamente più completo ed agevole. Ma tale richiesta, come la stragrande maggioranza di quelle formulate dall’Opposizione, è stata totalmente inascoltata dalla Maggioranza, Sindaco (di tutti, anche dell’Opposizione) compreso. Ciò che, stavolta, ma anche altre, è sfuggito è l’ulteriore evidenza, in virtù della quale,  gli stessi termini, obbligatori e perentori, con i quali si procede alla convocazione, ebbene gli stessi termini debbono valere e debbono essere osservati anche per la trasmissione/indicazione della documentazione, emendamenti compresi,  sui quali si basa l’ Ordine del Giorno.  Ma nel caso di specie, tale documentazione e la relativa trasmissione – ed ognuno può facilmente verificarlo –  è stata completata ed IMPLEMENTATA alle ore 13,51 del 28 giugno, vale a dire poche ore prima dello svolgimento del Consiglio, in totale spregio dei sopra indicati termini. Eppure di tale vizio, con comunicazione Pec del 30 giugno u.s., i Consiglieri di Opposizione avevano reso edotto il Sindaco, il Segretario Comunale ed il Prefetto, del quale attendiamo l’illuminato parere, affinché si procedesse a nuova convocazione del Consiglio, nel rispetto dei termini. Ma il Consiglio Comunale si è tenuto lo stesso, incurante della totale assenza dell’Opposizione che ne aveva  esaurientemente spiegato i motivi. E, del resto,  anche tale, ennesima noncuranza non costituisce un quid novi.  Ciò, con ogni evidenza, rende irrimediabilmente viziate e suscettibili di impugnazione le delibere consiliari; e poiché, tra l’altro, si delibera, tra l’altro,  di Tari, lascio, sempre al paziente lettore, ogni relativa conclusione.  Sorvolo, poi, sull’ulteriore, incommentabile, postata circostanza avente ad oggetto “un passo in avanti per riprendere i lavori del cantiere dell’ex ospedale”. Tradotto in lingua reale e non propagandistica, significa – con buona pace del “passo avanti” (!!!) – DIECI ANNI di mandato di  questa Amministrazione senza riuscire a costruire un normale (seppur orrendo) edificio dell’Unione dei Comuni, al posto del quale troneggiano PITTORESCHE macerie e tetti sghimbesci e mi taccio sulla metodologia delle raccolta dei rifiuti, delle fototrappole, della ineffabile, impareggiabile ROTONDA – Fabbrica di San Pietro che “ eppur funziona” (malissimo ndr) come taluno esclamò. Ma Galileo Galilei, riferendosi alla rotazione (non ROTONDA) della terra ebbe a dire: “E pur si muove!”. E, all’epoca,  fu inquisito……  “