Sarteano :Festival dell’Annunciazione; intervista con il Maestro Silvia Rossi docente per la Masterclass di Fondamenti di Tecnica Vocale

I locali della Società Filarmonica di Sarteano hanno ospitato  recentemente la Masterclass di Fondamenti di Tecnica Vocale, organizzata dalla Direzione Artistica del Festival dell’Annunciazione. Ne parliamo con il  Maestro Silvia Rossi, individuata quale docente per la Masterclass .Silvia Rossi ha alle spalle una lunga e brillante carriera nel campo della vocalità quale vocal coach e direttore di coro soprattutto nei pesi orientali come il Giappone, ed in America latina.

D: Come è arrivata a Sarteano?

R: Tramite il Direttore Artistico del Festival dell’Annunciazione, il Maestro Giacomo Roghi, che è stato mio allievo al Conservatorio di Bologna. Ho iniziato la collaborazione con la Società Filarmonica di Sarteano tramite la casual orchestra degli ‘Ottoni per Caso’ già nel 2020, tuttavia non avevo ancora avuto modo di esprimermi come vocal coach e direttore di coro.

D: Da dove viene ?

R:  Sono nata a Parma, animo verdiano schietto e netto. Peró mi piace dire che ho vissuto e frequentato spazi, luoghi, teatri, sale, scuole in quasi tutto il mondo spingendomi dall’Europa al Giappone transitando per le Americhe Nord, Centro e Sud. Ovunque ci sia Musica da studiare ed eseguire, ovunque ci sia da imparare e trasmettere Sono sempre sul pezzo. Sono l’unica donna musicista indipendente a dirigere nella storia mondiale della lirica un coro prettamente giapponese.

D: Come ha condotto la Masterclass?

R: Per poter dare un taglio moderno allineato alla psicologia e pedagogia di Howard Gardner, ho formulato due domande basiche atte a riordinare informazioni che ci permettessero di realizzare quanto ipotizzato con la direzione artistica.

D: Alla Masterclass hanno partecipato utenti di vari livelli, dai primi approcci alla vocalità al perfezionamento canoro. Come ha gestito questa disparità di preparazione?

R: Intendendo per area musicale tutto ciò che include non solo un percorso di canto, ma anche uno strumento, l’ascolto, l’osservazione di eventi teatrali, lo studio dell’arte pittorica o poetica sia da performer che da uditore. Tutte e tutti si sono focalizzati sui verbi ripulire le note sbagliate, oppure riprendere a leggere la musica lasciata nel dimenticatoio anni addietro. Oppure chiedevano delucidazioni sul cambio di registro, sulle estensioni delle voci. Diciamo una sfera di contenuti super strutturati a modello colto conservatoriale. Qualche consiglio brevi manu o conferme delle nozioni maturate negli anni in campo Vocale. Qualche consiglio su come pronunciare bene per essere una buona voce intonata. Quasi tutti erano appassionati della Vocalità cioè amavano esprimersi attraverso il proprio IO vocale.

D: Cosa serve per ben cantare?

R: La relazione corretta per emettere buon segnale musicale vocale è l’equilibrio fra competenze corporee e udito ovvero harmony listening.Per conoscere il corpo introduco immediatamente il metodo di Basilio Astuled BBRR, esercizi improvvisativi su mio modello vocale che utilizzano il corpo -fiato passando per la voce parlata con risonanze nasali o dentali e glissandi di recupero per omogeneizzare il famoso passaggio di registro, nonché body percussion. Il confort zone ed il clima generato mi ha permesso di essere ascoltata, di instaurare una relazione di fiducia e di divertimento producendo un allontanamento dagli schemi rigidi da cui tutti provenivano. Si impara meglio se c’è empatia. Non abbiamo introdotto la lettura delle note a meno di un piccolissimo esempio di lettura delle dita di Kodaly -Goitre per i suoni della scala maggiore e minore. Pochi minuti di vocalizzo servono solo se si è concentratissimi. La vocalità per imitazione ha portato ad eseguire circle song, motivi etnici e popolari con le body percussion, nonché a misurarci con canzoni importanti della letteratura mondiale scelte rigorosamente dagli iscritti sia a cappella che con accompagnamento al pianoforte a mia cura .

D: Perché è importante produrre armonia nella coralità?

R: Credo che tutti i corsisti abbiamo intuito che la stabilizzazione della voce attraversa il corpo ovvero sensazione propriocettiva ed è il risultato dell’equilibrio fra quoziente emotivo e quoziente intellettivo. L’esecuzione vocale fa parte del circuito dell’intelligenza cinestecio corporea spaziale. Il prodotto eseguito al termine della domenica mattina chiamato Piccolo evento Vocale dal Borgo antico di Sarteano, ha fatto emergere esecuzioni  di grossa interpretazione, con commozione generale perché la Musica senza pathos non restituisce niente a Noi e nemmeno al Pubblico.

D: Cosa spera di aver trasmesso ai partecipanti?

R: Spero di aver educato da “educere” ovvero tirar fuori tutto ciò che di magnifico la Vostra voce fa vibrare nel vostro animo nonché la consapevolezza che tutti possono essere buoni cantori e ottimi vocalisti.Ringrazio il Maestro Alberto Terrosi ed il Direttore Artistico Maestro Giacomo Roghi .