Siena : Antonio Canzano è il nuovo segretario di Sinistra Italiana della provincia senese

 Il congresso di Sinistra Italiana della provincia di Siena ha eletto segretario provinciale, all’unanimità, Antonio Canzano di Torrita di Siena.  “Negli ultimi mesi nella nostra provincia Sinistra Italiana ha registrato – ha fatto presente dopo la votazione  Canzano –  l’iscrizione di tanti nuovi compagni e questo è il segno che c’è una rinnovata voglia di partecipazione politica da parte di tanti compagni e cittadini. Vogliamo ricostruire una sinistra con chiari riferimenti culturali, con valori ideali, obbiettivi e proposte, che provi ad essere presente in tutte le vicende e vertenze di crisi che ci sono anche in provincia di Siena.Tra le nostre priorità ci sarà la crisi del Monte dei Paschi, c’è il rischio concreto che con la svendita a UniCredit la città e la sua provincia possano perdere la banca pubblica, che per più di 500 anni ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo e al benessere del territorio senese. Le destre sanno fare solo becera propaganda accusando il Pd della crisi, ma di fatto da liberisti quali sono non contrastano la svendita della banca, il Pd invece rimane nell’ambiguità, di fatto non invocandone la nazionalizzazione. Quindi siamo l’unica forza politica a proporre l’unica soluzione possibile per evitare lo smembramento della banca, che è quella che lo stato mantenga le quote di maggioranza della banca, con la ricapitalizzazione ad opera del ministero del Tesoro e la definizione di una mission di supporto all’economia nazionale, allo sviluppo di filiere produttive strategiche, alla realizzazione del Pnrr. E diciamo basta anche alla narrazione secondo cui le regole europee impediscono la nazionalizzazione della banca, perché per esempio in Germania c’è più di una banca a capitale pubblico.La mia azione e quella di Sinistra Italiana della provincia di Siena saranno improntate – ha concluso – alla costruzione di un partito di lotta e di governo, perché siamo fermamente convinti che questa sia la strada giusta, come ci hanno insegnato Gramsci, Togliatti, Pertini e Berlinguer.”