Siena: aperto il bando per l’ammissione alla Scuole di specializzazione in  Beni storico artistici dell’Università senese. Sono 30 i posti per il prossimo anno accademico. Due le borse di studio a disposizione

Aperto fino al 2 ottobre il bando per l’ammissione alla Scuola di specializzazione in Beni storico artistici del dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena. Sono 30 i posti disponibili per il prossimo anno accademico.Quest’anno per la prima volta sono state attivate due borse di studio che intendono premiare il merito e aiutare a sostenere i costi di studio a Siena.Possono accedere al bando i laureati nei corsi di laurea specialistica o magistrale in Storia dell’Arte o coloro che abbiano conseguito il diploma di laurea del vecchio ordinamento in Lettere e Filosofia, Scienze della Formazione primaria, Architettura, Conservazione dei Beni Culturali e DAMS, con testi in argomento storico-artistico o equipollenze estere. La scuola offre una formazione postlaurea negli studi di storia dell’arte, dalla tarda antichità all’età contemporanea, con particolare attenzione ai settori della tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, sia sul fronte della documentazione e della ricerca che su quello della conservazione, della diagnostica, del restauro e della comunicazione, senza trascurare gli aspetti amministrativi, legislativi ed economici della gestione. La scuola rilascia il diploma post laurea di specialista in Beni Storico Artistici. «Continua a crescere il progetto della Scuola di Specializzazione in Beni Storici Artistici. – Commenta il professor Davide Lacagnina, direttore della scuola -. Dopo il suo rilancio negli anni difficili della pandemia, la nostra offerta formativa si consolida e si conferma nella scelta di molti studenti provenienti dai più diversi atenei d’Italia. L’investimento fatto sull’attivazione di nuovi insegnamenti e sulla nuova edizione online de “la Diana”, la rivista della Scuola, ha dato i suoi frutti e così, accanto ai più tradizionali corsi disciplinari, ampio rilievo è stato assegnato anche agli aspetti legati alla gestione e della comunicazione del patrimonio culturale».