Siena : Festival della Salute; assessore  Giordano,“il Comune deve svolgere un ruolo unificante fra i vari attori”

Si è tenuto questa mattina, venerdì 27 ottobre, all’interno della Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico, il seminario “Il valore della programmazione partecipata nel costruire la sanità territoriale. Cittadini ed enti del terzo settore alle prese con la tecnicità sanitaria”, inserito nel programma del Festival della Salute. Diversi gli interventi della conferenza, con al centro il ruolo del territorio, l’esperienza senese, il terzo settore e la riprogettazione delle attività. Ai saluti di Andrea Ulmi, vicepresidente della Terza Commissione – Regione Toscana, sono seguiti quelli di Giuseppe Giordano, assessore alla sanità del Comune di Siena. “Ringrazio per la nutrita partecipazione – ha affermato Giordano – una presenza variegata che quindi dà maggiore significato a questo seminario e a questo confronto. Partecipazione è mettere insieme più parti, più attori. Sono presenti il Comune, l’Azienda Usl, la Società della Salute, l’Asp ‘Città di Siena’, le associazioni di volontariato, studenti universitari, tanti cittadini interessati al tema. Questa iniziativa, che ho voluto collocare all’interno del Festival della Salute, nasce per dare un senso ulteriore alla manifestazione, che è un momento di approfondimento e confronto sul tema della salute. Il concetto di salute va inteso secondo la definizione data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e ribadita dalla Carta di Ottawa,   secondo la quale salute non è solo assenza di malattia, ma anche benessere in senso totale, sia fisico che psichico”. “L’evento di oggi – ha spiegato l’assessore – nasce dalla necessità di considerare che negli ultimi anni, nel nostro Paese ed in Europa, nuovi modelli di governance che si aggiungono a quelli più consolidati di governement. Questo passaggio ha portato ad una diffusione di progetti e strutture tesi a coinvolgere cittadini e attori organizzati. Ciò anche al fine di  accorciare le distanze tra cittadini e Pubblica amministrazione. Occorre quindi un nuovo patto sociale tra amministratori, tecnici e cittadini, nel quale tutti si fanno carico insieme di affrontare nuove sfide per il superamento dei tradizionali orientamenti assistenzialistici, calati dall’alto. Il senso di questa giornata è quello di dare un valore alla programmazione partecipata nel costruire la sanità territoriale”. “Il Comune deve essere un facilitatore nei rapporti fra i soggetti – ha evidenziato Giordano – e, nel rispetto dei ruoli di tutti gli attori in ambito sanitario, deve adoperarsi per facilitare relazione, confronto e integrazione, in quanto rappresentante di tutti i cittadini. Il tema di oggi, in particolare, affronta il ruolo dei cittadini e degli enti del terzo settore nella programmazione sanitaria. Questo può essere un ruolo virtuoso. Siena in questi quattro giorni, dal 25 al 28 ottobre, è ‘capitale’ della salute, poiché ospita un evento unico a livello nazionale,. Dobbiamo sempre ricordarci che le vocazioni della nostra città sono quelle dello studio e della ricerca e che la stessa deve essere di impulso per tutto il territorio”. “L’obiettivo – ha proseguito l’assessore – è che tutte le iniziative comprese nel nutrito programma del Festival della Salute siano anche un viatico per mettere in sinergia più soggetti e più istituzioni. Spesso nelle istituzioni, soprattutto in quelle pubbliche, si abusa di autoreferenzialità. Dobbiamo avere la presunzione di dire e raccontare, mettendole a disposizione degli altri, quelle che sono le nostre eccellenze, ma dobbiamo avere anche l’umiltà di essere destinatari di informazioni e di input che ci arrivano da altri soggetti”. “Oggi – ha affermato ancora con una digressione Giordano – non è con noi Agostino Milani, che per dieci anni ha attraversato la Sala delle Lupe in cui ci troviamo, avendo ricoperto il ruolo di Consigliere Comunale dal 2001 al 2011. Ho avuto il privilegio di condividere con lui un percorso di opposizione dal 2006 al 2011, seppure in formazioni politiche differenti. Agostino è stato apprezzato da tanti, anche da esponenti di forze politiche ‘antagoniste’. E’ stato un ‘pasionario’ della politica, un uomo innamorato della vita, moderno, libero, senza pregiudizi. Non lo dimenticheremo, buon viaggio Agostino”.