Siena: la Polizia di Stato intitola il Salone d’Onore della Caserma Piave della Questura di Siena alla memoria di Raniero VIRGILIO, Maresciallo di Pubblica Sicurezza e Giambattista CARLONI, Guardia di Pubblica Sicurezza, Medaglie d’Argento al valor militare, caduti in servizio ad Abbadia San Salvatore.

Cerimonia di intitolazione del Salone D’Onore della Caserma Piave della Questura di Siena ai caduti in servizio Raniero VIRGILIO, Maresciallo di Pubblica Sicurezza e Giambattista CARLONI, Guardia di Pubblica Sicurezza, Medaglie d’Argento al valor militare, alla presenza del Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Direttore Centrale per la Polizia Criminale, Prefetto Raffaele Grassi.Alla cerimonia, oltre al Vice Prefetto Vicario di Siena Imma Amalfitano, al Questore Pietro Milone e al Sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi, erano presenti le massime autorità civili, religiose e militari della provincia senese.I due caduti, componenti di un contingente di poliziotti impegnato ad Abbadia San Salvatore (Si) durante i tumulti scaturiti dall’attentato a Palmiro Togliatti, nel luglio del 1948, vennero assaliti da alcuni rivoltosi che ferirono gravemente la Guardia Carloni durante un conflitto a fuoco; il Maresciallo Virgilio, adoperatosi per prestare soccorso al collega, venne aggredito e accoltellato a morte da alcuni manifestanti nei pressi del vicino ospedale. Durante la cerimonia, dopo gli interventi del Questore e dei familiari di Raniero e Giambattista, ha preso la parola il Vice Capo della Polizia Grassi che, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza del ricordo, che conferisce solennità alle storie e alle vite di Giambattista e Raniero, due valorosi poliziotti. I loro nomi, da oggi presenti sulla targa di intitolazione, ha ricordato il vicecapo Grassi, onorano il loro senso del dovere, la loro disciplina e il loro senso dello Stato. Attraverso la commemorazione, ha proseguito il Vicecapo della Polizia, si forma un legame inscindibile tra le famiglie naturali dei due agenti e quella della Polizia di Stato. L’augurio, ha concluso Grassi, è che i giovani, leggendo i loro nomi, assorbano i più alti valori dell’essere umano condensati dall’esempio dei due poliziotti, che ci invitano a proseguire nel percorso da loro tracciato. Dopo la scopertura della targa, il cappellano della Polizia di Stato ha impartito la benedizione e la cerimonia si è conclusa con il silenzio d’ordinanza. Prima della cerimonia, il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza ha incontrato Dirigenti e Funzionari della Questura dei Commissariati di Pubblica Sicurezza e delle Specialità della provincia di Siena, in Questura.