Siena : Pallecchi (Arci) , “ l’emendamento approvato dalla Camera che consente alle strutture ricreative di somministrare bevande e alimenti  rende giustizia ai circoli e al loro ruolo di presidio sociale”  

“Dopo mesi di battaglie e di mobilitazione dei circoli Arci in tutta Italia a cui hanno partecipato anche molti circoli del territorio della provincia di Siena, è stata finalmente cancellata una discriminazione incomprensibile e ingiusta che in questi mesi ha colpito duramente e penalizzato il mondo dell’associazionismo impegnato nella promozione culturale e sociale. Adesso i nostri circoli potranno somministrare alimenti e bevande come gli altri esercizi commerciali e tornare a svolgere il loro ruolo di presidio sociale in molti territori, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19 e delle disposizioni nazionali per contrastare la diffusione del contagio”. Con queste parole Serenella Pallecchi, presidente provinciale di Arci Siena aps, commenta l’emendamento al Decreto legge Covid approvato ieri alla Camera dei Deputati che consente alle strutture ricreative e culturali, compresi i circoli Arci, di somministrare, nelle zone bianche e gialle, alimenti e bevande nel rispetto delle norme applicate per le attività commerciali della categoria. “Il risultato raggiunto ieri alla Camera, per il quale ringrazio le forze politiche, i parlamentari e le parlamentari che si sono impegnati in questa battaglia di giustizia – aggiunge Pallecchi – rende giustizia ai circoli Arci che, in molte realtà, sono punti di riferimento sociali per le comunità locali, anche in provincia di Siena La loro riapertura nelle zone bianche e gialle, e per questa fase straordinaria, per la somministrazione di alimenti e bevande non è, però, un punto di arrivo della mobilitazione messa in campo fin dall’inizio della pandemia. I nostri circoli e le loro attività di promozione sociale e culturale sono stati duramente colpiti dalla crisi, con attività sospese e sedi chiuse che non hanno fermato, però, le utenze da pagare. Ci attendono ancora mesi duri e difficili, in attesa di capire se arriveranno i fondi previsti dal decreto Ristori bis e nuove possibili misure anti Covid-19. Per questo motivo, non abbasseremo la guardia e chiederemo misure adeguate per tutelare e far vivere tutte le realtà associative del Paese”.