Siena : superbonus ; Ance si unisce alla protesta contro le nuove misure. Presidente Marchettini: «Con lo stop del 110% da gennaio 2023 e senza lo sblocco dei crediti incagliati, a rischio in provincia centinaia di imprese e posti di lavoro; penalizzate le fasce deboli e i condomini»

«Modificare improvvisamente in quindici giorni le regole con lo stop del 110% ancora in corso, senza regime transitorio del Superbonus e soprattutto non garantire lo sblocco della cessione dei crediti incagliati, significa mettere a rischio anche nella nostra provincia centinaia di imprese e migliaia di posti di lavoro». Il presidente Ance Siena Giannetto Marchettini si associa al grido di allarme della presidente nazionale Ance Federica Brancaccio e del consiglio generale dopo le annunciate nuove modifiche alla disciplina dei bonus edilizi. Senza un ripensamento, aggiunge Marchettini, «gli effetti saranno devastanti anche nel nostro territorio dove, negli ultimi periodi, la ripresa dell’edilizia ha restituito al settore un ruolo trainante della nostra economia. Questa volta penalizzate sarebbero soprattutto le periferie e le fasce meno abbienti che, per far partire i lavori dei condomini, hanno avuto bisogno di tempi più lunghi e della necessità di coprire interamente gli interventi. E anche con gravi ripercussioni in termini di transizione ecologica: senza un piano di riqualificazione energetica degli edifici, non sarà possibile centrare gli obiettivi di risparmio energetico            e di lotta ai cambiamenti climatici». Una ricchezza della provincia l’edilizia, che assicura un essenziale sostegno al reddito e al lavoro: 580 imprese, secondo l’Osservatorio della Cassa Edile, un’occupazione di oltre 2.500 addetti. Questo patrimonio oggi è a rischio. Ance è consapevole della necessità di tenere sotto controllo la spesa dello Stato e per questo, ricorda Marchettini, «ha chiesto e continua a sollecitare un confronto con il Governo insieme a tutta la filiera, ai sindacati e ai professionisti, per evitare che a pagare siano i più deboli e le imprese regolari. Senza un regime transitorio adeguato e una soluzione concreta per sbloccare i crediti incagliati, come quella individuata con l’Abi che prevede l’utilizzo degli F24, il superbonus si bloccherà per sempre». Ance Siena segue con timore l’evoluzione della vicenda sottoscrivendo le parole della presidente Brancaccio. «Apprezziamo la disponibilità del Governo e del Ministro Giorgetti, ma attendiamo di capire la soluzione per evitare che tante imprese falliscano per mancanza di liquidità con un costo sociale ed economico insostenibile per la collettività. Se il credito di imposta non sarà monetizzabile ancora una volta gli interventi potrà farli solo chi ha disponibilità economica e possibilità di compensare direttamente: dunque solo i più abbienti».