Sinalunga: lista minoranza “Sinalunga Si Rinnova” replica ad ANPI su  “caso” della sede dell’associazione  ,”non corrispondente al vero  la ricostruzione secondo la quale l’A.N.P.I non svolge attività in quegli spazi. La dimostrazione lo è l’incontro promosso in campagna elettorale che ha visto la presenza dei candidati a Sindaco, evento pubblico con materiale fotografico che lo dimostra. Altro elemento è la targa affissa fuori dalla porta”

Dalla “Lista Civica Sinalunga si Rinnova”  riceviamo pubblichiamo

“Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’A.N.P.I. ma il nostro operato è limpido e ciò che è emerso è sotto gli occhi di tutti.  La narrazione che emerge dalle righe rese note dall’associazione  combacia con la nostra, ciò che differisce sono le conclusioni. I signori dell’A.N.P.I. prima di stilare queste righe avrebbero dovuto leggere la nostra interrogazione, se lo avessero fatto avrebbero trovato precisamente la storia che hanno loro stessi descritto. Peccato che la passata amministrazione gli abbia fornito uno spazio momentaneo senza fare un bando di pubblico interesse per uno spazio di proprietà del Comune. Non corrispondente al vero è la ricostruzione secondo la quale l’A.N.P.I non svolga attività in quegli spazi. La dimostrazione lo è l’incontro promosso in campagna elettorale che ha visto la presenza dei candidati a Sindaco, evento pubblico con materiale fotografico che lo dimostra. Altro elemento è la targa affissa fuori dalla porta dell’edificio. Altro fatto, a nostro avviso, molto grave è che per questa sede non vengono pagate nemmeno le utenze. Sono importi alti, sono importi bassi, non importa! Ciò comporta che le spese ricadono su tutta la cittadinanza.
Sempre relativamente alle righe redatte dai signori dell’A.N.P.I. ci chiediamo perché si faccia riferimento ad un immobile locato a Roma attualmente occupato da un’associazione che non ha rapporti con la nostra lista. Se questo argomento li preoccupa così tanto chiedano conto ai consiglieri comunali della Capitale.La nostra Lista si è attenuta a ciò che è emerso dall’accesso agli atti dall’interrogazione in Consiglio Comunale e non a chiacchiere o ricostruzioni di parte, come invece sembra quella fatta dall’A.N.P.I. . Essere l’associazione nazionale dei partigiani non concede la patente di insindacabilità. Inoltre se, come dichiarato, l’attuale Amministrazione Comunale provvederà alla regolarizzazione di questa situazione crediamo che ne vado a tutto vantaggio dell’associazione stessa.Il nostro è stato un esercizio corretto delle nostre funzioni e se la ricostruzione che ne è emersa non fa piacere all’A.N.P.I., ce ne faremo una ragione.”