Toscana : diastasi;   capogruppo regionale Scaramelli (IV),“la Toscana garantirà alle donne l’accesso alle cure”.Votata all’unanimità dal Consiglio regionale la mozione sul riconoscimento della diastasi dei retti addominali

“La Toscana garantirà a tutte le donne affette da diastasi dei retti addominali l’accesso alle cure. Ringrazio le colleghe e i colleghi del Consiglio regionale per aver votato all’unanimità il mio atto”.A dirlo Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva e vicepresidente del Consiglio regionale, che ha presentato l’atto votato dall’Aula, senza emendamenti, teso a rispondere alla questione sollevata da molte donne costrette a rivolgersi a strutture private oppure, in mancanza di disponibilità economiche, a non ricevere la giusta diagnosi e il necessario intervento chirurgico risolutivo. La causa è appunto il mancato riconoscimento a livello nazionale della diastasi dei retti addominali. “In Toscana grazie a questo atto abbiamo fatto un passo in avanti – spiega Stefano Scaramelli – dopo l’attuazione la nostra Regione garantirà a tutte le donne affette da diastasi dei retti addominali l’accesso alle cure e sarà creato un tavolo di lavoro regionale per definire un percorso che consenta ai medici di elaborare in maniera uniforme i criteri diagnostici della patologia. Non solo, la mozione chiede l’attivazione in Conferenza Stato-Regioni del riconoscimento della patologia e la definizione dell’intervento come prestazione erogabile all’interno del Sistema Sanitario Nazionale per la cura in modo uniforme ed evitare la migrazione tra regioni per trovare migliori condizioni”. Questa patologia colpisce soprattutto le donne dopo una gravidanza poiché i muscoli addominali non tornano nella loro sede naturale rimanendo distanziati. La causa è dovuta allo stiramento del muscolo retto addominale, operato dall’interno, dall’utero in continuo accrescimento. Le conseguenze sono incontinenza urinaria, ostruita defecazione, difficile digestione, lombalgia.