Toscana : la commissione Affari istituzionali licenzia a maggioranza le leggi di bilancio, di stabilità e collegato, alcune disposizioni finanziarie e la nota di aggiornamento al Defr. L’intervento  contrario di Marco Casucci (Lega)

Per la prima volta dal 2014 le Regioni non sono chiamate a concorrere al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica. Hanno l’obbligo invece di realizzare investimenti aggiuntivi rispetto a quelli già programmati, con risorse proprie, il cui volume, per la Toscana, vale 80,6milioni di euro  in vari settori: messa in sicurezza degli edifici, prevenzione dal rischio idrogeologico, edilizia residenziale pubblica, edilizia sanitaria, viabilità, trasporti, tutela alimentare, ricerca e innovazione, interventi a favore delle imprese. C’è una crescita importante della spesa sanitaria corrente, con il fondo sanitario che passa a 7miliardi e 285milioni rispetto a 7miliardi e 96milioni. Le spese di funzionamento sono rimaste stabili, c’è invece una crescita dei fondi di riserva, che saranno utilizzati per finanziare il nuovo ciclo di programmazione comunitaria. I fondi comunitari del vecchio registrano una fisiologica riduzione delle entrate e delle spese di natura vincolata. Neanche il prossimo anno sarà utilizzata la leva fiscale, come avviene dal 2014. Sono queste le grandi linee del Bilancio di previsione 2021-2023, che la commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), ha licenziato a maggioranza, insieme alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (Defr), alla legge di stabilità per il 2021 e al collegato, insieme ad alcune disposizioni di carattere finanziario. Favorevoli Pd e Italia Viva. Contrari Lega e Fratelli d’Italia.La Nota di aggiornamento al Defr 2021 è il primo appuntamento programmatico della legislatura, cui seguirà il Piano regionale di sviluppo 2021-2025. Consente già di avviare il programma di governo 2020-2025, partendo dalla presa d’atto che siamo in una ‘nuova profonda recessione, ben più grave di quella del biennio 2008-2009’, una ’crisi senza precedenti’. L’Italia ha lasciato per strada circa un quarto delle sue vendite estere rispetto all’anno precedente. La Toscana ha fatto anche peggio. La contrazione delle vendite è arrivata al 38,2 per cento. Nei primi tre quadrimestri dell’anno la produzione industriale è calata del 17 per cento rispetto al  -13 per cento a livello nazionale. Un dato analogo vale per i servizi privati. Si prevede un calo dei consumi interni, compresi quelli dei turisti, nel 2020 del -12,4 per cento rispetto alla media nazionale di -8,3 per cento.In questo quadro il Next generation EU rappresenta un’occasione irripetibile per rilanciare gli investimenti e la crescita. Non si sa con esattezza quale sarà la ricaduta in Toscana, ma si sa che nell’arco temporale 2021-2023 saranno disponibili le risorse della prima fase del Recovery Plan, pari a 65,4miliardi destinati all’Italia nell’arco del quinquennio per le ‘missioni’ individuate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.La legge di stabilità per il 2021 fornisce la copertura legislativa ad una serie di interventi, come la disciplina dei contributi per investimenti ai piccoli comuni e alle unioni dei comuni, alla luce dell’emergenza sanitaria. Alcune modifiche tecniche permetteranno di utilizzare tutte le risorse dei contributi e dei canoni geotermici per progetti di miglioramento ambientale.“Il nostro è un voto contrario.  Non è possibile trattare questi argomenti senza un confronto con la Giunta – ha dichiarato Marco Casucci (Lega) – . Notiamo che ci sono molte rimodulazioni. Siamo per realizzare le opere, non per rinviarle. Non ci piace inoltre l’inserimento di norme che non hanno niente di finanziario, ma che sono piuttosto manutentive”.