Toscana : trasporti ; interrogazione consiglieri regionali Capecchi e Torselli (Fdi), “cosa sta facendo la Regione per tutelare i passeggeri toscani e per non pagare i servizi non effettuati?”

“I passeggeri, ed in particolare i pendolari, toscani sono ostaggio quotidianamente di cancellazioni ordinarie ed anche straordinarie dovute, sostiene Trenitalia, alla situazione pandemica. Preso atto di una tale situazione, chiederemo a brevissimo con un’interrogazione cosa stia facendo la Regione per cautelare gli utenti toscani, e se la Giunta regionale, compiendo una verifica puntuale delle cancellazioni, si è attivata per non pagare i servizi ferroviari non effettuati. Torneremo anche a chiedere, formalmente e con urgenza, la convocazione dei rappresentanti di Trenitalia in Commissione Trasporti per verificare il rispetto del contratto di servizio” , è quanto hanno annunciato il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, ed il capogruppo di Fdi in Consiglio regionale, Francesco Torselli. “Ai tanti, troppi guasti si sommano le quotidiane interruzioni per lavori, con servizi sostitutivi inadeguati, se a ciò aggiungiamo l’assenza di personale causa pandemia, il servizio ferroviario toscano sta subendo limitazioni e riduzioni insostenibili da troppo tempo. Nella sola giornata di oggi si contano decine di convogli cancellati e una pesante modifica della normale programmazione ferroviaria sulle linee Firenze-Empoli, Firenze-Pontremoli, Firenze-Pisa, Siena-Firenze, Arezzo-Firenze. Senza dimenticare i forti ritardi per i cantieri che periodicamente si registrano sulla tratta Pistoia-Montecatini dove stanno procedendo molto a rilento i lavori per il raddoppio ferroviario –hanno fatto notare Capecchi e Torselli–  .Tutto ciò merita la massima attenzione da parte della politica toscana. Pur considerando lo stato pandemico come una situazione eccezionale, la Regione deve tutelare lavoratori, studenti e passeggeri garantendo i servizi necessari ed evitando che si blocchi il trasporto pubblico. Infatti, chi tutela i lavoratori che non possono raggiungere i luoghi di lavoro e gli studenti che devono raggiungere le rispettive scuole ed università?” hanno domandato Capecchi e Torselli.