Umbria: la E45 del Verghereto rinasce grazie all’opera di una impresa in crisi recuperata dagli ex dipendenti  .Confcooperative: “Un miracolo nel miracolo quello della Cooperativa CMU impegnata in una opera viaria importantissima per la nostra regione”

Effettuato il varo dell’ultima campata del ponte in acciaio da 350 tonnellate situato nel tratto del valico del Verghereto della E45 e realizzato dalla Cooperativa “Carpenterie Metalliche Umbre” di Bastia Umbra, un’impresa costituita a fine 2018 dagli ex dipendenti delle storiche Officine Franchi con l’intento di rilevare e rilanciare la loro azienda che attraversava una fase di grave crisi. I lavori sul viadotto consegnati dalla Cooperativa CMU segneranno un altro importante tassello nel processo di manutenzione del martoriato tratto di E45 del valico del Verghereto. “Dopo 4 anni vorticosi e opere realizzate e consegnate in mezza Italia, ci piace pensare che alla rinascita di questa opera viaria importantissima per la nostra regione stia concorrendo fattivamente la nostra Cooperativa rinata anch’essa dopo un periodo nerissimo e che oggi dà stabilmente lavoro a circa 35 persone” così  il Presidente della Cooperativa Paolo Rossi Rossini. “In questo periodo di rinascita per il mondo cristiano possiamo parlare bene di un miracolo nel miracolo” dichiara il Presidente di Confcooperative Umbria Carlo di Somma. “Quello di veder il ripristino del Verghereto grazie all’opera di una cooperativa che ha una storia breve ma molto significativa fatta di sofferenza, orgoglio e perseveranza e che oggi costituisce una eccellenza nel panorama della carpenteria metallica pesante regionale e nazionale”.“Il nostro Workers Buy Out cooperativo nato grazie al sostegno determinate del Fondo Ministeriale CFI e di Confcooperative attraverso il proprio fondo per la promozione cooperativa Fondosviluppo, sta crescendo in maniera costante con una credibilità ed una autorevolezza attestata dai primari gruppi nazionali del settore delle grandi opere pubbliche e private che in CMU hanno trovato un partner professionale ed affidabile” prosegue il Presidente Rossi Rossini. “I Workers Buy Out sono percorsi complessi e nel caso della CMU non sono di certo mancate le difficolta” sottolinea il Segretario Regionale di Confcooperative Lorenzo Mariani che ha promosso la cooperativa ed affiancato Rossini ed i soci quotidianamente unitamente allo staff dell’Associazione. “Il Covid-19, il rincaro dei costi delle materie prime, i rincari energetici e ora la crescita dei tassi d’interesse bancari – prosegue Mariani – sono solo le principali problematiche affrontate ed ora ci stiamo approcciando allo scoglio dell’acquisto del sito produttivo. Anche il questa nuova sfida il mondo cooperativo di Confcooperative saprà fare la propria parte e sono certo che con la finanza di sistema delle due BCC umbre, i rispettivi Gruppi Bancari Centrali, Fondosviluppo e Cooperfidi Italia costruiremo un mix sostenibile per dare una casa definitiva alla Cooperativa CMU affinché possa proseguire il proprio percorso di crescita che nei primi 4 anni ha fatto segnare +600%”.