Arezzo : il 7 febbraio “Stop al bullismo” organizzato da Confcommercio

Bullismo e cyberbullismo sono forme di violenza purtroppo ricorrenti nell’ambiente giovanile, scuola compresa.È per questo che il gruppo psicologi di Confcommercio Firenze-Arezzo,in occasione della Giornata nazionale dedicata a questi fenomeni, ha deciso di organizzare un incontro formativo dal titolo “Stop al bullismo, rivolto ai ragazzi e alle loro famiglie.L’evento, in programma ad Arezzo martedì 7 febbraio dalle 10:30 alle 12:00 nella sede dell’associazione di categoria in via XXV Aprile, vedrà coinvolti professionisti della sanità, realtà scolastiche e sportive. Insieme ad Elisa Marcheselli (foto), presidente del gruppo psicologi Confcommercio Fi-Ar, interverranno Marco Becattini, responsabile area dipendenze ASL Toscana sud est, e un referente dell’ufficio scolastico provinciale di Arezzo. Per l’occasione sono stati coinvolti anche gli istituti statali “V. Colonna” e “IV Novembre” di Arezzo, l’istituto omnicomprensivo “G. Marcelli” di Foiano e l’ACF Arezzo calcio femminile, che saranno presenti in sala con alcune rappresentanze.Proprio tra le calciatrici e gli studenti dei tre istituti sono state raccolte alcune testimonianze che saranno lette dalla responsabile della comunicazione di Confcommercio Toscana Claudia Pennucci. “Vogliamo puntare i riflettori su una piaga dolorosa della nostra società – spiega la presidente degli psicologi aretini Elisa Marcheselli – chi usa violenza, sia fisica sia virtuale tramite gli strumenti digitali, provoca nelle vittime gravi danni a livello psicologico, che arrivano a condizionare tutta la loro vita e le loro relazioni. Chi subisce atti di bullismo conosce una paura costante, l’umiliazione, l’isolamento e il giudizio continuo e spietato degli altri. È fondamentale quindi che i giovani siano sensibilizzati al tema, sia nell’ottica della prevenzione sia in quella della corretta gestione. Durante l’incontro spiegheremo quali comportamenti tenere e parleremo anche dei rischi legati alla condivisione su web e social di contenuti espliciti. Perché il bullismo che corre sulla rete è altrettanto pericoloso e insinuante”.